Immigrati in Umbria: quasi un miliardo di rimesse in 13 anni

Sono pari a quasi un miliardo le rimesse degli immigrati dall’Umbria verso i Paesi originari. I dati sono stati resi noti da Bankitalia: per la precisione siamo a 938 milioni di euro in 13 anni. La Banca nazionale ha aggiornato il database con il 2018 e i primi trimestri del 2019. Le rimesse sono rappresentate dal denaro inviato tramite agenzie o money transfer legali, non ci sono quindi i bonifici bancari.

“I dati sulle rimesse verso l’estero degli immigrati in Italia comprendono le transazioni transfrontaliere tra due persone fisiche effettuate tramite un istituto di pagamento o altro intermediario autorizzato, senza transitare su conti di pagamento intestati all’ordinante o al beneficiario (regolamento in denaro contante)”.

L’anno più ‘ricco’, per le rimesse, è stato il 2011 con un totale di 74 milioni e 275 milioni di euro. Poi c’è stato un netto calo, fino ai 58 milioni del 2017. Di nuovo aumento per il 2018, con il totale che si è fermato a 64 milioni di euro. Il Paese che riceve più denaro è la Romania (276 milioni dal 2005 a oggi), ma con un deciso calo: dai 22 milioni e mezzo del 2011 ai 16,2 del 2018. Il Marocco l’anno passato ha visto crescere di nuovo le rimesse (5,3 milioni, 71 milioni dal 2005). Dato lontano dai quasi 7 milioni del 2008, anche se nel frattempo si era scesi a 4,2 nel 2013).

Al terzo posto troviamo l’Albania, con 56 milioni, insidiata dall’Ecuador, a 53 milioni. Negli ultimi anni, il Paese europeo ha visto sparire 2,9 milioni (nel 2008 erano 5,7), mentre quello sudamericano ha visto un aumento di 3,5 milioni. Seguono la Colombia (33,7 milioni, con ben 12 milioni nel 2005, dato anomalo), l’Ucraina con 29,3, Perù, Filippine e Repubblica Domenicana. Nel 2018, invece, le Filippine si arrampicano fino al terzo posto, con 3,8 milioni, poi Albania, Ecuador e Bangladesh, in crescendo con 2,5 milioni. Escludendo il Marocco, l’anno passato il Paese africano che ha più beneficiato di rimesse dall’Umbria è stata la Costa d’Avorio, con 1,6 milioni. A seguire la Nigeria (1,3) e la Tunisia (0,9, ma nel 2007 era arrivata a più di tre milioni). Verso la Russia è partito mezzo milione, così come verso Francia e Germania.

La Cina è 14esima con 19 milioni in 13 anni, ma l’anno scorso si è fermata ad appena 148 mila euro, a fronte del milione e mezzo del 2017 e dei 2,6 milioni del 2014. Dal 2005 a oggi, 126 mila euro hanno raggiunto il Nepal e 118 mila i territori occupati della Palestina. Le Mauritius hanno beneficiato di 40 mila euro, la Polinesia francese di 27 mila, Antigua e Barbuda di 25 mila, Aruba di 22 mila, Grenada, Tonga e Martinica a seguire. Solo mille euro verso le Isole Cayman, dove probabilmente i soldi arrivano con altri mezzi.

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