Abusivismo nel turismo: l’Umbria avrà il Protocollo di legalità

L’abusivismo nel settore turistico, in Umbria, ha le ore contate. Sta per essere varato il Protocollo di legalità per la prevenzione dell’abusivismo nel turismo ricettivo: strumento indispensabile per contrastare il fenomeno del sommerso, come era stato richiesto dagli imprenditori rappresentati da Confcommercio e Federalberghi. Verrà successivamente sottoscritto dalle prefetture di Perugia e di Terni, dalla Regione Umbria, dalle Province di Terni e di Perugia, dall’Anci dell’Umbria.

Simone Fittuccia, vicepresidente regionale di Federalberghi, dopo aver presenziato all’incontro alla prefettura di Perugia, dice: “Siamo molto soddisfatti per il lavoro che le istituzioni locali stanno facendo. Hanno colto l’estrema concretezza del problema che segnaliamo da anni. Abbiamo dimostrato, anche con l’aiuto di dati sempre aggiornati, che il fenomeno del sommerso turistico si sta allargando in modo esponenziale anche in Umbria, mettendo a rischio non solo le imprese che lavorano nel rispetto delle regole, ma anche la stessa immagine turistica della nostra regione, la sicurezza dei nostri ospiti, perfino le casse dei nostri enti locali”.

E poi aggiunge: “Auspichiamo che la firma del Protocollo, e le conseguenze maggiori azioni di controllo e di contrasto che emergeranno, contribuisca alla bonifica del mercato, in favore di tutte le strutture che invece operano nel rispetto delle regole, per una concorrenza sana, trasparente e leale. Dobbiamo lavorare tutti per migliorare l’offerta turistica, realizzando un mercato più trasparente a tutela dei consumatori – in materia di igiene, sicurezza, prevenzione incendi – dei lavoratori, delle imprese delle comunità locali e dello stesso erario”.

Michele Fioroni, assessore allo Sviluppo economico e al turismo del Comune di Perugia, gli fa eco: “Per noi è prioritario intervenire sul tema dell’abusivismo per una serie di ragioni: la volontà di costituire una cabina di regia seria sul turismo, di migliorare l’esperienza di soggiorno dei turisti, salvaguardare le imprese in regola, che offrono ai turisti un’esperienza qualificata, sicura, professionale”.

Infine: “E’ intenzione del Comune di Perugia di esercitare un nuovo ruolo nelle politiche turistiche per il territorio: far emergere il sommerso turistico significa anche far entrare nuove risorse nelle casse comunali, tramite l’imposta di soggiorno da reinvestire nella promozione turistica”.

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