Il primo bilancio della vendita dei distributori automatici di pellet è più che positivo: Lorenzo Guglielmetti espande la propria rete commerciale

Lorenzo Guglielmetti
Affrontare nuove sfide, aprirsi ai cambiamenti, anticipare le tendenze e investire in un settore in continua crescita: Lorenzo Guglielmetti, imprenditore lombardo con una visione moderna e orientata alla green economy, dopo alcuni mesi dal lancio del DAb, il distributore automatico di biomasse sfuse, stila un primo bilancio, più che positivo, di questo  business innovativo.

«Sono molto soddisfatto perché in pochi mesi il numero di richieste è lievitato e le macchine già installate stanno lavorando davvero molto, tanto che numerosi clienti che hanno già acquistato un DAb ne hanno ordinati altri. Anzi, per andare incontro alla sempre maggiore domanda dei potenziali acquirenti interessati a questo business ci siamo dotati di una rete di agenti in molte regioni d’Italia che non solo presentano la macchina a chi desidera informazioni, ma nel caso di acquisto seguono tutta la burocrazia come, ad esempio, le richieste di suolo pubblico o, nel caso di finanziamento, mettono in contatto l’acquirente con le società di leasing, nostre partner. Il nuovo titolare del distributore, in questo modo, è liberato da incombenze burocratiche oltremodo scomode visto che ce ne facciamo carico noi. Siamo alla ricerca di nuovi agenti per ampliare ulteriormente la nostra rete nazionale, pensando anche a una futura espansione oltreconfine».

Il distributore automatico di biomasse sfuse rappresenta un ottimo investimento perché coniuga due forme di business che sono entrambe in crescita. «Infatti, ci siamo orientati verso una distribuzione automatizzata perché il mercato del pellet sta crescendo esponenzialmente e il sistema di vendita sta andando sempre più verso la quasi totale assenza di intermediari».

La fattibilità economica di questo investimento è giustificata da molti aspetti. «Proprio così – sottolinea Guglielmetti -, ribadisco che con la vendita del pellet la macchina si ripaga in pochi mesi, l’acquirente beneficia dell’iperammortamento del 270%, grazie al Decreto Industria 4.0, e infine nel monitor tv posto sul fronte del distributore possono scorrere inserti pubblicitari i cui introiti permettono di pagare tranquillamente le rate di leasing. Inoltre, i costi di gestione sono irrisori perché la gestione del DAb avviene totalmente da remoto – attraverso un tablet, uno smartphone o un pc – grazie a un moderno ed efficiente software su cui sono continuamente implementate nuove funzionalità. Infine, mi preme ribadire che il DAb ha un’anima green in quanto grazie al riciclo del packaging, acquistando il prodotto sfuso, si evita la dispersione nell’ambiente di centinaia di migliaia di sacchetti di plastica».

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