Imprese Marche: leggera ripresa, male gli artigiani

Industria 4.0

Digitalizzazione delle imprese

Le Marche tirano su la testa. Cresce, anche se lievemente, il numero delle imprese: tra aprile e giugno hanno avviato un’attività in 2.222, a fronte di 2.134 che hanno invece dovuto chiudere bottega. Il saldo è positivo per 88 imprese. Non va bene invece tra gli artigiani: su 733 aperture, ci sono state 752 chiusure. Complessivamente, nel primo semestre del 2019, il sistema produttivo marchigiano ha dovuto dire addio a 1.360 imprese, di cui 573 artigiane. I numeri arrivano dal Centro Studi Cna Marche, che ha elaborato i dati Infocamere.

Il segretario Otello Gregorini spiega: “Ad aumentare sono le società di capitale, con 338 nuove aziende, mentre calano sia le imprese individuali (-184), sia quelle di persone (-78). Il dato dimostra l’evoluzione del nostro sistema produttivo, dove sono sempre di più le aziende strutturate e innovative dirette da giovani imprenditori che puntano a migliorare la competitività, soprattutto sui mercati esteri”.

Analizzando la situazione dei diversi settori, vediamo una crescita in quello dell’alloggio e della ristorazione (+112), e in generale in tutti quelli per i servizi alle imprese e alla persona. Calano invece le imprese del commercio (-102), del manifatturiero (-69) e delle costruzioni (-65). In particolare, in difficoltà il calzaturiero (-65).

Giovanni Dini, direttore del Centro Studi Cna Marche, aggiunge: “La crescita del terziario compensa le perdite in agricoltura, manifatture e costruzioni. Non è il terziario tradizionale, del commercio o degli autotrasporti. È quello delle attività ad alto contenuto di conoscenze o legato ad attività a contenuto culturale, come i servizi di informazione e comunicazione, le attività finanziarie e assicurative, le attività immobiliari, professionali e di consulenza, i servizi di supporto alle imprese, le attività turistiche e sportive, sanitarie e gli altri servizi sociali. La regione prosegue nel processo lento, ma ormai sistematico, di crescente terziarizzazione, un processo che la porta ad avvicinarsi ulteriormente alle economie più complesse e avanzate del Nord Italia”.

Per quanto riguarda le singole province, spicca la crescita delle imprese nel maceratese (+141). Positivi anche i dati di Pesaro e Urbino (+93) e di Ascoli Piceno (+14). In calo le imprese nel fermano (-98) e nella provincia di Ancona (-62).

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