Todi Festival: si comincia con Savogin, si chiude con Cristicchi

Il Todi Festival, giunto alla XXXIII edizione, scalda i motori. La presentazione è avvenuta nella Sala del Consiglio in piazza del Popolo: la kermesse inizierà il 24 agosto e terminerà il 1° settembre. Formula vincente, formula riproposta: teatro, musica, danza e arti visive, proprio come aveva pensato nel 1987 Silvano Spada, l’ideatore e il fondatore del Festival. Ad aprire le danze sarà l’atteso debutto teatrale del campione di poetry slam Simone Savogin, la chiusura sarà sulle note di Simone Cristicchi.

Alla presentazione è intervenuto il sindaco di Todi Antonino Ruggiano: “Essere arrivati a 33 edizioni significa che questa è una delle manifestazioni più longeve del Paese, forte di un prestigio testimoniato quest’anno dall’arrivo di grandi nomi del teatro e dell’arte, da Roberto Herlitzka agli artisti Stefano Di Stasio e Paola Gandolfi, e dalle tante nuove produzioni di teatro contemporaneo, che da sempre identifica il Festival. Cambia spesso pelle, cerca di continuo di sintonizzarsi con lo spirito del tempo. Ma resta tra gli eventi che tengono alto il nome della città sulla scena culturale, offrendo ai cittadini e agli ospiti spazi di conoscenza e crescita”.

Ha quindi preso la parola Claudio Ranchicchio, assessore alla Cultura del Comune di Todi: “L’edizione 2019 si preannuncia come un contenitore di altissimo livello, destinato a un sicuro successo di pubblico e critica, con nomi importanti e promesse di successo, protagonisti di un programma di qualità, sempre sotto la sapiente direzione di Eugenio Guarducci”. Proprio quest’ultimo ha spiegato: “Sono stati quattro anni di direzione artistica passati in grande velocità, che ci hanno permesso di esprimere al meglio in un ambito sconosciuto, quello che forse sappiamo interpretare con maggiore successo: la creatività. E il merito ovviamente va anche a chi ci dà piena fiducia nel comporre ogni anno un programma degno della storia del Todi Festival”.

Il programma, nel dettaglio, è stato illustrato dal direttore generale di Todi Festival 2019 Daniela De Paolis. Ancora una volta, l’organizzazione è stata affidata all’Agenzia Sedicieventi. Ci saranno dunque spettacoli site specific, non ci saranno repliche di spettacoli e ogni giorno verrà proposto un programma diverso. L’immagine dell’opera è stata creata da Paola Gandolfi e Stefano Di Stasio, autori del nuovo Manifesto. “Su un fondo dipinto a due mani, che mostra una strada diretta verso Todi, abbiamo collocato due nostre figure che esprimono al meglio le caratteristiche di ciascuno di noi due. Un po’ come certi personaggi di Bunuel o di Pasolini, sempre in cammino quasi senza metà; così, l’uomo di Di Stasio sembra trovarsi lì per caso, ma poi il teatrino che si porta in testa è quanto mai appropriato all’evento che sta per accadere in quella città. La donna aracneidea dalle sei gambe, ‘Machine Spider’ di Gandolfi, incarna l’idea di differenza nel difficile cammino delle donne”.

E in omaggio ai due artisti, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella Sala delle Pietre, al primo piano del Palazzo del Popolo. L’inaugurazione è prevista nel corso della prima giornata del Festival.

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