E45, Cna Umbria, primo risultato raggiunto

Primo risultato raggiunto per la E45 e per l’Alto Tevere. Conquistato all’incontro organizzato ieri, 15 luglio, a Città di Castello, alla presenza di oltre 200 imprenditori del territorio, e che ha visto le tre proposte da parte del presidente di Cna Umbria, Renato Cesca.

“Proponiamo primo di tutto un accordo tra le forze politiche a sostegno della riqualificazione e riapertura della E45 entro la fine di agosto e per lo stanziamento di risorse per il completamento della E78. Per la ferrovia, chiediamo di riprendere in mano il progetto dello sfondamento verso Arezzo, vecchio di 30 anni, per valutarne la reale fattibilità, o di guardare all’ipotesi del raddoppio dell’alta velocità Roma-Firenze che passi per l’Alto Tevere e l’aeroporto di Perugia. Infine, proponiamo una riserva per le imprese di questo territorio all’interno dei prossimi bandi della Regione, a sostegno dell’innovazione delle imprese. Senza dimenticare che mettiamo sul tavolo anche l’ipotesi di un patto territoriale per la riduzione delle tasse locali, in considerazione dei disagi derivanti dalla chiusura del viadotto Puleto”.

La risposta non si fa attendere e arriva da Fabio Paparelli, presidenti della Giunta umbra, disponibile a creare una riserva per le imprese dell’Alto Tevere nei bandi regionali, aprendo anche al rinnovo dei parchi veicolari delle imprese del trasporto merci, con fondi dedicati per il periodo 2012-2017. Tra i parlamentari invitati c’era Walter Verini, Pd, che ha lanciato un’idea: come avvenuto a Genova dopo il crollo del Ponte Morandi, riconoscere ufficialmente lo stato di disagio dell’Alto Tevere. Emanuele Prisco, deputato di Fratelli d’Italia, ha parlato della necessità di superare un Codice degli appalti punitivo per le imprese.

Il tecnico del ministero dei Trasporti, Roberto Gentili, è intervenuto telefonicamente, aggiornando sullo stato dell’arte degli interventi sulle arterie stradali interessate; Nicola D’Alessandro, di Rfi (Rete ferroviaria italiana), ha detto che la priorità è la riqualificazione della linea esistente, senza la quale è inutile parlare di alta velocità. Dell’impegno per far inserire indennità per le imprese dell’Alto Tevere all’interno del decreto Crescita ha parlato Catia Polidori, parlamentare di Forza Italia e tifernate. Il sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, ha detto a sua volta che la carenza delle infrastrutture del territorio è frutto di responsabilità collettiva e che ora è necessario lavorare sulle priorità quotidiane, facendo un passo alla volta.

È intervenuto anche Gianluca Cirignoni, portavoce del comitato per la E45. Insistendo sull’incapacità di cui ha dato prova l’Anas nella gestione delle opere di manutenzione e di riqualificazione della E45. A chiudere gli interventi Daniele Vaccarino, presidente nazionale della Cna: “In Italia le infrastrutture sono inadeguate anche perché si tende a indire gare al massimo ribasso, che spesso vedono il fallimento delle imprese aggiudicatrici, il subentro di altri soggetti, la lievitazione dei costi e la mancata consegna dei lavori. Sulla questione specifica dell’Alto Tevere diciamolo: se a Città di Castello ci fosse stata una grande azienda multinazionale, i problemi infrastrutturali sarebbero stati risolti da anni. Ma la classe politica generalmente è lontana dalle esigenze delle piccole imprese, quelle stesse che, nonostante gli 11 anni di crisi economica, hanno permesso all’Italia di restare il secondo paese manifatturiero d’Europa”.

Renato Cesca ha voluto lanciare una stoccata proprio alla fine: “Ci saremmo aspettati maggiore concretezza da parte dei parlamentari invitati, ma per noi questo incontro rappresenta il punto di partenza per arrivare a risultati concreti in tempi brevi, provando a lavorare insieme alle istituzioni locali e alle altre associazioni di rappresentanza delle imprese”.

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