Dr. Gino Mattutini (MC): “Il sole fa bene anche ai bambini, basta saperlo prendere nel modo giusto”

Mattutini Gino

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Il sole fa bene alla pelle e fa bene alle ossa, però come per tutte le cose è necessario seguire delle regole. In caso di pelle sana, la durata dell’esposizione e l’orario variano in funzione del fototipo e dell’età del bimbo. Una visita specialistica dal dermatologo sarà sicuramente utile per indirizzare bene la famiglia alla corretta attenzione nel rapporto col sole.

“Per non sbagliare, il modo migliore e più sicuro per avere i benefici del sole senza alcun effetto collaterale1 è quello di esporre i bambini la mattina fino alle 10.30 e il pomeriggio dopo le 17.00. Ovviamente questi orari non valgono per il lattante (i piccoli sotto i 2 anni di età) perché in questo caso la durata dell’esposizione pomeridiana va posticipata a partire dalle ore 18.00 – 18.30. All’interno di queste fasce orarie, la pelle del bimbo va protetta con una crema a protezione solare altissima: 50+ per bambini sani con pelle sana”.

Così il dott. Gino Mattutini spiega l’importanza dell’esposizione controllata dei bambini al sole, sottolineando che la crema va riapplicata al massimo ogni 2 ore e ogni volta che il bambino fa il bagno. L’esposizione al sole deve essere, però, un processo graduale: da evitare le giornate intere in spiaggia.

“Molti genitori – continua il dr. Mattutini – temono che il loro bimbo rimanga bianco e non si abbronzi. Non è così. Una protezione molto alta impedisce le ustioni e consente un’abbronzatura graduale, progressiva e più duratura nel tempo. E anche più bella. Evita le spellature e le desquamazioni, che generalmente rendono la tintarella a chiazze e meno omogenea”.

Secondo le buone norme del dottor Gino Mattutini, se in spiaggia il bambino non sembra rosso non vuol dire che sia tutto apposto: la sera, infatti, o al massimo la mattina successiva il rossore compare e/o peggiora. A mano a mano che il bimbo si abbronza, si può ridurre lo schermo della protezione solare a 30. È importante che la sera il bambino venga ben idratato, perché il sole – e la salsedine – tendono a seccare la pelle.

“Le stesse regole valgono anche per chi sceglie la montagna dove l’aria è più fresca e i raggi UV vengono percepiti diversamente. Per cui non dimenticate di proteggere i bambini anche con cappellino, occhiali filtro uv e vestiti di cotone. Per stimolare la produzione di melanina è buona cosa mangiare frutta di stagione e non dimenticate di bere molta acqua per mantenere una buona idratazione di tutto il corpo”.

La stagione estiva deve essere un tempo piacevole da vivere all’aria aperta, senza scaturire in un problema.

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