Sicurezza degli orafi: vicino accordo Federpreziosi Fvg con ministero degli Interni

“Non siamo in presenza di un vero e proprio allarme, ma anche sul nostro territorio c’è bisogno di garanzie sulla sicurezza di una professione che, per sua natura, è a rischio”. Le parole sono del presidente provinciale di Udine di Federpreziosi Confcommercio, Cristina Antonutti, e sono echeggiate durante l’assemblea generale di categoria che si è tenuta in sala consiglio della Camera di Commercio di Pordenone Udine.

Il presidente nazionale di Federpreziosi, Giuseppe Aquilino, ha confermato che è ormai ai dettagli l’accordo con il ministero degli Interni per rafforzare i collegamenti tecnologici tra punti vendita e forze dell’ordine. “Con il rinnovo del protocollo sulla videosorveglianza, le attività degli orafi saranno ulteriormente protette sul fronte della sicurezza. Apparecchiature più moderne presenti nei commissariati e nelle questure consentiranno informazioni più tempestive in caso di emergenza”.

A Udine, all’ordine del giorno anche i rischi imprenditoriali di un mestiere sempre più difficile, la truffa dei diamanti da investimento, il ricambio generazionale. La fotografia è stata scattata dal direttore nazionale di Federpreziosi Confcommercio, Steven Tranquilli. In Friuli Venezia Giulia oggi ci sono 240 gioiellerie, per 877 addetti, il 2,4 per cento del dato italiano pari a 36 mila lavoratori del settore. Nell’attuale sistema economico, questo è emerso durante i lavori, è fondamentale anche per gli orafi essere presenti su internet per assecondare le nuove esigenze del mercato.

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