Turismo in Emilia Romagna: dopo il 2018 record, il 2019 va ancora più veloce

Dopo un 2018 da record, con quasi 60 milioni di turisti, +4,7 per cento rispetto ai 57 milioni del 2017, Pasqua e Pasquetta 2019 hanno di fatto segnato l’inizio delle attività su tutta la Riviera adriatica, con l’apertura di alberghi e parchi a tema. L’Osservatorio Trademark Italia e Sigma Consulting hanno stimato in un milione e mezzo i viaggiatori che sono approdati in regione nel periodo pasquale; il 26 per cento ha scelto di alloggiare in una struttura ricettiva dell’Emilia Romagna.

Un ottimo risultato, come spiega l’assessore regionale al Turismo Andrea Corsini: “Un’ottima premessa per un’altra stagione ad alto impatto economico su tutta la filiera del comparto turistico”. A favorire l’afflusso di turismi la ‘Pasqua alta’ di questo 2019, combinata con i ponti del 25 aprile e del 1° maggio. In Riviera sono aperte e funzionanti 1.620 strutture alberghiere per 262 mila posti letto (compresi anche quelli messi a disposizione da campeggi, villaggi vacanze e appartamenti turistici). Bisogna poi aggiungere gli oltre 1.200 ristoranti, pubblici esercizi e aziende agrituristiche del territorio. Attivi, ma non ancora aperti, anche una buona parte dei 1.430 stabilimenti balneari della costa che hanno iniziato a mettere a disposizione dei turisti i loro servizi.

Dati reali e proiezioni. Secondo Trademark Italia e Sigma Consulting, rispetto al 2018, l’avvio di stagione sarà più dinamico e proficuo per gli operatori. Come abbiamo visto, infatti, il 26% del milione e mezzo di turisti che ha invaso in questo periodo costa ed entroterra alloggerà in una struttura ricettiva. I turisti, per il week end di Pasqua, hanno speso di media 160 euro al giorno a persona (il 10 per cento in più del 2018). Il 13 per cento degli italiani ha deciso di soggiornare per una sola notte, il 31 per cento per due notti, il 28 per cento per tre. C’è anche un 5 per cento che ha deciso di anticipare le vacanze estive, fermandosi per almeno sei notti.

Andrea Corsini aggiunge: “Un’ottima premessa per un’altra stagione d’impatto su tutta la filiera del comparto turistico. Città d’arte, terme, Appennino verde e Riviera giochino le proprie carte, quello che sono da sempre la chiave del successo del nostro territorio: ospitalità, autenticità e servizi”.

Prima di chiudere diamo ancora un’occhiata a quello che era stato il 2018, considerato che questo 2019 – meteo permettendo – minaccia di superarlo. La Riviera era stata la grande protagonista, con 43 milioni di presenze e sette di arrivi, +2,2 e +2,9 per cento. Boom per le città d’arte: +11,2 per cento di presenze e +14 per cento di arrivi. Bene anche le altre località: +12,1 di presenze e +7,7 di arrivi. In Appennino +12,8 per cento di presenze e +8,5 per cento di arrivi. In terme e centri benessere +9,9 per cento di presenze e +19,3 per cento di arrivi.

 

Exit mobile version