Cibo: Santoro, “prendersi cura della propria salute mangiando bio, etico e a chilometro zero”

Angelo Santoro

Angelo Santoro

Biologico etico a chilometro zero. Le abitudini dei consumatori italiani si indirizzano sempre più verso tale scelta di consumi, “che rappresenta un modo per proteggere noi stessi, che non dimentichiamolo siamo ciò che mangiamo, e l’ambiente”. A sottolineare questa tendenza, oltre i dati di Bio Bank (la banca dati del biologico italiano), è Angelo Santoro, che della commercializzazione delle materie prime biologiche ha fatto la sua attività a Noventa Padovana (Padova).

A rivolgersi ai prodotti biologici è il 90% delle famiglie italiane, che vi si sono avvicinate grazie alla diffusione della cultura bio tramite programmi televisivi, all’interessamento verso tale mondo dei grandi marchi commerciali e alla sempre maggiore presenza nella grande distribuzione organizzata (+25%). Questa permette una più facile reperibilità e prezzi più bassi, anche se “un prodotto bio dal prezzo troppo basso – sottolinea Santoro – deve costituire un campanello di allarme”. Proprio per questo è opportuno controllare sempre l’etichetta che deve contenere la certificazione bio da parte dell’organismo di controllo, il numero di autorizzazione di quest’ultimo da parte del MIPAAFT e la provenienza del prodotto (Italia – UE – non UE).

Mangiare biologico, chiarisce Santoro, significa mangiare prodotti “che non contengono pesticidi, ogm e concimi chimici” e che “sono stati controllati in ogni fase della loro produzione a partire dalla qualità del terreno che deve essere puro e non contaminato, passando dal prodotto raccolto e arrivando al processo di lavorazione e trasformazione”.

Certificazioni bio che non riguardano più solo i prodotti ma anche le attività, come ad esempio i panifici.

“Il settore del biologico – conclude Angelo Santoro – è inoltre un modo per favorire l’economia italiana, soprattutto grazie alle esportazioni in Paesi sia UE (Germania, Finlandia, Francia, Norvegia, Austria) che extra UE (Stati Uniti e Cina)”

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