L’Ercole Olivario, concorso nazionale dedicato alle eccellenze olearie territoriali, quest’anno – si tratta della XXVII edizione – vedrà la partecipazione di 185 oli. Il galà avrà luogo a Perugia, dove verranno consegnati i riconoscimenti. A organizzare l’Unione italiana delle Camere di commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con la Camera di Commercio di Perugia e il sostegno del Sistema Camerale Nazionale, delle associazioni dei produttori olivicoli, degli enti e delle istituzioni impegnate a valorizzare l’olio di qualità italiano.
La presentazione è stata fatta nella sede romana di Unioncamere. Alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, del presidente di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano – David Granieri, del presidente di Italia Olivicola Luigi Canino, e del vice presidente vicario di Unioncamere Andrea Prete. Mencaroni ha sottolineato: “Ventisette edizioni sono un grande traguardo per chi, come noi, ha sempre creduto nelle potenzialità di questo concorso, oggi punto di riferimento nel panorama nazionale delle competizioni di settore. Basti pensare che dal 1993, anno della prima edizione, a oggi sono più di 8.800 le etichette che si sono iscritte, per un totale di 280 vincitori. L’Ercole Olivario è insomma una vetrina importantissima, una tappa irrinunciabile perché contribuisce fortemente alla valorizzazione di questo straordinario prodotto e dei suoi protagonisti, ponendo l’accento sulle migliori produzioni italiane”.
Sono presenti quest’anno 17 regioni con le migliori etichette. Dopo le selezioni locali, verranno giudicate da un panel nazionale, guidato da Gianfranco De Felici e composto da 16 degustatori professionisti. Come detto, la cerimonia di premiazione avrà luogo a Perugia, presso il Centro Congressi della Camera di Commercio di Perugia, il prossimo 30 marzo.
Umbria, Lazio e Toscana presentano rispettivamente 33, 28 e 21 oli. Poi Sicilia (20), Sardegna (14), Puglia (13), Abruzzo (13), Calabria (9), Liguria (7), Lombardia (7), Campania (6), Veneto (4), Trentino (3), Basilicata (2), Marche (2), Molise (2) ed Emilia Romagna (1).
I riconoscimenti andranno ai primi due oli top di ognuna delle categorie previste (olio extravergine ed extravergine Dop e Igp) nelle singole tipologie: fruttato leggero, fruttato medio e fruttato intenso. Altri premi speciali andranno a prodotti e personalità che si sono particolarmente distinti. Cinque gli special award di quest’anno: Menzione Speciale Olio Extravergine Biologico (al prodotto, certificato a norma di legge, con il punteggio più alto tra gli oli biologici finalisti), Amphora Olearia (al prodotto con la migliore confezione secondo regolamento), Giovane Imprenditore (titolare rappresentante dell’impresa under 40), Lekythos (personalità che si impegna nella diffusione della conoscenza dell’olio di qualità italiana fuori e dentro i confini nazionali), la new entry dell’Olio Monocultivar (che ottiene il punteggio più alto).
L’Ercole Olivario prosegue poi la sua collaborazione con l’agenzia Ice per supportare le aziende partecipanti oltreconfine e favorire l’incoming di produttori esteri. Quest’anno l’ospite è la Cina, con giornalisti e buyer che assisteranno in diretta alle fasi finali del concorso e alla cerimonia di premiazione. Diversi i momenti di approfondimento con focus sull’olio extravergine di oliva cinese, i seminari tecnici (venerdì 29 marzo alle 17, nella Sala del Consiglio – Palazzo della Provincia – Piazza Italia – di Perugia, ‘Qualità e biodiversità degli oli extravergini di oliva italiani negli anni della rivoluzione tecnologica del processo estrattivo’, con il professor Maurizio Servizi; ‘Tutela del Made in Italy’ con il colonnello Luigi Cortellessa, Comandante dei Carabinieri per la tutela agroalimentare).
Il presidente di Unaprol, David Granieri, ha commentato: “L’Ercole Olivario è un punto di riferimento e una vetrina per tanti olivicoltori che con passione puntano sull’eccellenza e vogliono valorizzare un patrimonio di biodiversità unico al mondo, con 46 denominazioni Dop e Igp già riconosciute dall’Ue. La ricerca continua della qualità, coniugando tradizione e innovazione, da sempre è una delle sfide di Unaprol. Per vincere questa battaglia culturale, è necessario cambiare l’approccio di tanti consumatori verso un alimento che ha un grande valore salutistico e sensoriale, come confermano recenti ricerche che hanno ulteriormente dimostrato le qualità benefiche dell’olio extravergine. Riteniamo che l’alta qualità vada protetta e tutelata; per questo gennaio, a gennaio, abbiamo proposto al Coi una revisione del livello di acidità dallo 0,8 allo 0,5% per l’olio Evo. L’obiettivo è restringere una classe merceologica troppo ampia che contiene prodotti profondamente diversi”.
Chiosa di Andrea Prete: “L’olio extravergine d’oliva è da sempre uno straordinario ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Le Camere di commercio sono impegnate da tempo nella valorizzazione delle nostre eccellenze, anche attraverso questo concorso”.