Dazi Usa: rischiano di costare 60 milioni all’Umbria

I dazi doganali di Donald Trump? Rischiano di provocare un terremoto anche nell’economia umbra, con perdite per 60 milioni di euro di esportazioni agroalimentari negli States. Lo fa sapere Coldiretti sulla base dei dati Istat 2017 sul commercio con l’estero, con l’ipotesi che i dazi del presidente degli Stati Uniti diventino realtà, includendo dunque anche l’Unione Europea nella guerra commerciale.

Scrive Coldiretti: “La nuova strategia Usa ‘America First’ potrebbe estendersi e incidere negativamente anche in campo alimentare, in particolare su olio e vino del ‘Cuore verde’, tra i prodotti umbri del comparto più gettonati l’anno scorso negli Stati Uniti”.

E ancora: “Con il rischio dazi, inoltre, si pone pure un evidente problema di proliferazione sul mercato americano del fenomeno dell’Italian sounding, che vale circa 20 miliardi di euro, colpendo tutti i comparti dell’export agroalimentare tricolore. Intanto, l’agroalimentare umbro esportato nel mondo, nel 2017, ha superato i 613 milioni di euro, il che significa leggero aumento rispetto al 2016, quando furono 610 milioni di euro, con una crescita del 7% sul 2015”.

Una fetta di mercato importante, insomma, “che va difesa e incrementata, con un sistema di regole condiviso, alternativo a ipotesi protezionistiche: gli strumenti più importanti per competere restano il territorio, l’appeal per i nostri prodotti, la qualità e la distintività, accompagnati da politiche sempre più mirate e da strategie aziendali che tengano conto dell’evoluzione dei mercati”.

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