Regione Umbria: prevenzione ed emergenze, “valorizzare la nostra esperienza”

La Regione Umbria chiede una maggiore autonomia legislativa e amministrativa nella gestione della protezione civile, della prevenzione sismica e della rigenerazione urbana. L’Umbria, infatti, a seguito degli eventi sismici di Assisi nel 1997 e di Norcia nel 2016, ha sviluppato una profonda conoscenza in tali campi, ma il modello da lei sviluppato è ostacolato dalla legislazione nazionale, la quale prevede norme di cautela uniformi in tutta Italia.

“Il modello umbro consente – sottolinea in una nota l’assessorato regionale alle Riforme – di chiedere maggiore autonomia legislativa e amministrativa per il potenziamento del sistema regionale di protezione civile e strumenti di finanziamento adeguati anche con la costituzione di appositi Fondi regionali; nonché formazione degli operatori di protezione civile, in particolare rispetto alla determinazione dei percorsi formativi, alle figure professionali, al riconoscimento, all’individuazione degli enti erogatori, ai sistemi di credito e all’individuazione dei docenti; autonomia legislativa nel campo della prevenzione sismica, implementando il modello umbro; potenziamento della normativa e dei finanziamenti in materia di ricostruzione e rigenerazione urbana; definizione d’intesa con lo Stato di azioni e strumenti integrati e multidisciplinari finalizzati ad attivare processi di rigenerazione urbana. Sulla base dell’esperienza maturata con la gestione della fase post terremoto la Regione Umbria chiede l’attribuzione della competenza a disciplinare contenuti e condizioni per l’individuazione degli interventi edilizi e delle opere privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici”.

Si chiede inoltre che il presidente della Giunta regionale, per eventi calamitosi di livello regionale, possa avere il potere di ordinanza così da garantire maggiore tempestività ed autonomia gestionale delle risorse regionali per gli interventi di ripristino post-emergenza.

Per quanto riguarda il governo del territorio, la Regione Umbria chiede: l’acquisizione di competenze legislative e amministrative volte a superare la frammentazione amministrativa per la disciplina dei procedimenti in materia di edilizia, infrastrutture impianti produttivi, con l’obiettivo di incrementare l’attrattività del sistema territoriale; la qualificazione del sistema delle infrastrutture ferroviarie e completamento della rete viaria principale a supporto del sistema produttivo, per un’elevata qualità dello sviluppo.

La richiesta di attribuzione alla Regione di autonomia, per quanto riguarda gli interventi edilizi, è finalizzata alla semplificazione amministrativa così da agevolare cittadini, imprese e amministrazioni.

Con riferimento alla ‘tutela dell’ambiente’, la Regione Umbria si allinea a quanto già richiesto dalla Regione Emilia Romagna per il riconoscimento della potestà legislativa in materia di ambiente, di tutela dell’ambiente e di sicurezza territoriale; il riconoscimento di strumenti gestionali finalizzati a conseguire elevati livelli di tutela ambientale con particolare riferimento ai fenomeni di dissesto e inquinamento del territorio, di gestione delle acque per l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Exit mobile version