Bcc Umbria: convegno su nuovi strumenti finanziari

Bcc Umbria, insieme a Bcc Risparmio & Previdenza e alla svizzera Pictet Asset Management, una delle 13 società internazionali che collaborano con il Gruppo bancario Iccrea di cui Bcc Umbria fa parte, ha organizzato il convegno che si è svolto all’hotel ‘Alla posta dei Donini’ di Perugia.

Il presidente di Bcc Umbria, Palmiro Giovagnola, ha detto: “Quel mercato finanziario che conoscevamo prima della crisi, con rendimenti elevati su titoli di stato e obbligazioni, non esiste più. I risparmiatori dovrebbero diffidare ancora di più oggi da chi offre guadagni eccezionali. Noi, come credito cooperativo, abbiamo deciso di puntare su prodotti specializzati sui temi del momento, ossia orientati alla diversificazione”.

Delle nuove soluzioni finanziarie, ma anche delle opportunità di mercato che si stanno aprendo si è parlato durante l’incontro. Ancora Giovagnola: “Sottolineiamo spesso di essere una banca differente e vicina al territorio, lo vogliamo dimostrare con i fatti. Oggi approfondiamo con i nostri correntisti e clienti la conoscenza di alcuni fondi tematici dove la diversificazione è il valore aggiunto che la banca può offrire, grazie anche agli strumenti informatici messi a disposizione dal Gruppo bancario (Investiperscelta). Ma ci rivolgiamo anche ai nostri dipendenti, di modo che i nostri sportelli e le nostre filiali siano sempre più strutture che offrano consulenza professionale e specialistica a soci a clienti”.

Marcello Morlandi, direttore generale di Bcc Umbria: “I professionisti di Pictet sono qui per aiutarci a capire come muoverci dopo i repentini cambiamenti a cui abbiamo assistito negli ultimi dieci anni. La crisi del subprime del 2008 ha messo in difficoltà i debiti di tanti Paesi, portato gli spread a livelli mai visti e messo in crisi il sistema bancario e assicurativo. Noi ci siamo comunque mossi, facendo scelte difficili sulle risorse e gli asset. Insieme ai nostri ospiti vogliamo capire cosa avremmo potuto fare di più e, soprattutto, come agire bene in futuro”.

Marzio Gussago, di Pictet Asset Management: “Oggi convivono tassi di rendimento sulle obbligazioni ai minimi storici e prezzi delle azioni molto elevati. Una banca si deve quindi proporre in maniera completamente nuova. La sfida è rendere le dinamiche nuove più vicine al cliente finale”. E ancora: “Se in linea di massima il sistema offre tassi bassi, non possiamo andare a prenderci rischi estremi per far performare il portafoglio come un tempo. Parte della performance del portafoglio deve venire da asset diversi. Spostare una parte del portafoglio dalle obbligazioni alle azioni non significa per forza aumentare il rischio”.

Exit mobile version