Dal 2009 a oggi l’Umbria ha visto contrarsi i prestiti da parte delle banche al sistema produttivo delle imprese. Ma la regione è ben sopra alla media nazionale (-6% contro il -15,6%). Se il calo del credito umbro fosse stato in linea con quello nazionale, in 9 anni si sarebbero persi 2,62 miliardi di euro di prestiti. La realtà è un’altra: 821 milioni di euro sono quelli che effettivamente sono spariti.
Il settore datajournalism di Mediacom043 ha elaborati i dati di Bankitalia e ha scoperto che, in Umbria, la stretta del credito è stata comunque molto sentita. La regione è infatti la terza italiana per sofferenza bancarie (ogni 100 euro prestati dalle banche, in Umbria, non ne rientrano 17,1 contro i 10,9 della media nazionale e gli 8,8 del Centro Italia).
Come conseguenza, gli umbri – visto il maggiore rischio dei prestiti, pagano il credito più caro. Pure per quanto riguarda la famiglie, i dati Bankitalia mostrano come in Italia siamo arrivati al 30,1%, in Umbria invece al 26,9%, sopra i livelli pre recessione (il record spetta proprio al Centro Italia, con un +33%).
Tornando ai dati di Bankitalia, alla fine del I trimestre 2017, il credito alle imprese e alle famiglie produttrici è addirittura sceso rispetto al primo trimestre del 2016, di 24,97 miliardi di euro, pari a -2,8% in termini reali (considerando l’inflazione intercorsa tra i due trimestri, pari a +1,4%). In Umbria il calo è stato dell’1,7% (perdita di 228 milioni di euro di prestiti al settore produttivo). Nel Centro siamo a -1,9%.
Come detto, è in costante aumento invece il credito alle famiglie consumatrici: nel I trimestre del 2017, rispetto al I del 2016, in Italia la crescita è stata dello 0,7% (+3,94 miliardi di euro), al Centro dello 0,5% (+677 milioni di euro), in Umbria dell’1,1% (+83 milioni).
Quattro, dunque, le considerazioni sull’Umbria: la stretta sul credito ha colpito in particolare le famiglie produttrici (piccole e piccolissime aziende), che sono l’ossatura della regione più che in altre zone italiane. Il calo dei prestiti alle famiglie imprese in Umbria è stato del 13,7%, superiore alla media nazionale (-10,8%) e del Centro (-11,8%).
Il credito alle famiglie consumatrici, in Umbria, aumenta sulla spinta delle netta ripresa dei mutui. Il credito complessivo, nell’ultimo anno, è però in calo e risulta ‘drogato’ da una percentuale di sofferenze sui prestiti nettamente superiore alla media nazionale, quasi doppia di quella del Centro.