Siccità Umbria: riunito tavolo verde su attingimento acque

Il tavolo verde della Regione Umbria è tornato a riunirsi per illustrare i primi interventi che saranno attuati da Palazzo Cesaroni per fronteggiare i fabbisogni d’acqua ad uso irriguo a seguito della siccità che ha colpito il territorio umbro nelle ultime settimane. “Si tratta di un pacchetto di interventi – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini – che verranno poi definiti in una apposita ordinanza della presidente Marini”.  

Come annunciato dall’assessore, è in via di perfezionamento un accordo con Montedoglio per incrementare del 30% il rilascio d’acqua nel Tevere, così da garantire un maggiore sollievo all’intero sistema di laghetti collegati all’invaso principale. “Non abbiamo riscontrato problemi rispetto alla quantità d’acqua disponibile – ha sottolineato l’assessore Cecchini –, ma occorre meglio calibrare le modalità di erogazione per evitare, in prospettiva, l’insorgere di problematiche più serie qualora perdurasse l’attuale situazione climatica. Con un maggior rilascio nel Tevere verrà quindi ampliata la possibilità di attingimento”.

Per evitare l’utilizzo dell’acqua nelle ore più calde e sprechi, la Comunità montana dell’Alta Umbria ha predisposto un dispositivo che prevede il divieto di erogazione dalle 10 alle 20. Sul resto del territorio umbro il divieto di irrigazione va dalle 12 alle 17 nei giorni feriali ed è totale in quelli festivi.

L’assessore Cecchini ha sottolineato come questi “sono tutti interventi che ci consentono di ottimizzare il consumo d’acqua pur garantendo i servizi e le necessità, sapendo però che saranno insufficienti se da qui ad ottobre non ci saranno precipitazioni ed un calo delle temperature. Ci sono alcune parti dell’Umbria che soffrono di più a causa della stagione siccitosa perché mancano gli invasi. In queste zone sono comunque in corso dei lavori e ci sono finanziamenti in arrivo per completare l’intero sistema del Montedoglio-Chiascio che andrà a regime nei prossimi anni”.

Durante la successiva riunione di giunta, l’assessore Cecchinini ha anche proposto di attivare le procedure per chiedere lo stato di emergenza, anche considerando la storica carenza di alcune zone della regione sia sul fronte idropotabile sia su quello irriguo.

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