Perugina, Ciavaglia (Cgil): “Ridimensionamento sarebbe di tutto il territorio”

Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia, affronta la situazione difficile della Perugina: “Parliamo non di una semplice fabbrica. Al di là della sua importante produzione, al di là del suo marchio conosciuto in tutto il mondo, al di là della sua storia centenaria, su cui sono stati scritti libri, girati film e fiction, lo stabilimento di San Sisto rappresenta per Perugia e per l’Umbria un fondamentale punto di equilibrio sociale”.

Il sindacalista prosegue: “Dopo l’ultimo accordo, che ha messo in sicurezza il rapporto dell’azienda con il territorio, le parti sociali, insieme al management Nestlé, hanno seguito passo passo gli step del piano di riorganizzazione, piano che la stessa azienda ha confermato all’ultimo tavolo in Confindustria. Ma tutto ciò va a sbattere inesorabilmente contro la dichiarazione di centina di esuberi (chiamiamoli con il loro nome, non ‘ricollocazioni’) da parte dell’azienda, esuberi che evidentemente condizionerebbero pesantemente il futuro dell’azienda”.

Un ridimensionamento? “E’ essenziale riaprire subito il confronto istituzionale, giustamente invocato dai sindacati di categoria Flai, Fai e Uila della Rsu. Come Camera del Lavoro di Perugia, consapevoli della gravità della situazione, sottolineiamo con forza come il nostro territorio non possa assolutamente permettersi di perdere altra occupazione e di vedere ridimensionata una realtà come Perugina, i cui lavoratori devono rimanere impiegati a San Sisto ed essere protagonisti di una crescita non solo produttiva, ma sociale per l’intero territorio”.

Chiude con un appello Ciavaglia: “Alle forze politiche e istituzionali del territorio affinché la voce forte e autorevole delle istituzioni, insieme a quella delle rappresentanze dei lavoratori, possa allontanare, in ogni modo possibile, un ridimensionamento che non sarebbe solo aziendale, ma di tutto il nostro territorio”.

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