Per una ricostruzione post sisma di qualità

cantiere edile

Dall’emergenza alla ricostruzione. Nei 131 Comuni del cratere quelli marchigiani sono 87 con oltre la metà degli 85.798 edifici che hanno subito danni e oltre 50mila attualmente inagibili. E’ ai loro proprietari che occorre  dare una risposta in tempi brevi, acclerando la chiusura della fase dell’emergenza oer avviare la ricostruzione. Una ricostruzione che dovrà passare necessariamente attraverso il coinvolgimento delle ditte edili locali. Imprese che operano da sempre in zone sismiche e conoscono il territorio e le sue peculiarietà.

E’ quanto emerso dal seminario “Caratteristiche e qualità della Ricostruzione”, evento organizzato dalla Cna Costruzioni Marche, che si è tenuto ad Ancona, nella sede dell’associazione artigiana.

Sono intervenuti  il Prof. Stefano Lenci dell’Università Politecnica e membro del Comitato tecnico scientifico della Struttura del Commissario alla ricostruzione e l’ing. Andrea Crocioni responsabile dell’Ufficio speciale ricostruzione della Regione Marche per i territori di Ascoli Piceno e Fermo.

All’incontro hanno partecipato imprese edilli e professionisti delle Marche. Tra gli altri il presidente degli Ordini degli ingegneri di Ancona Roberto Renzi e di Pesaro Urbino Giorgio Fazi.

I lavori del seminario sono stati coordinati dal  presidente dellla Cna Costruzioni  Marco Zucconi e dal  responsabile regionale Cna  Costruzioni Marco Bilei.

“Le relazioni e il successivo confronto con imprese e professionisti” hanno affermato Zucconi e Bilei “hanno posto l’accento sulla necessità di qualificazione delle imprese e delle maestranze per affrontare la lunga fase della ricostruzione post terremoto. Importante anche l’utilizzo di tecnologie e materiali specifici: fibre di carbonio, legno e acciaio  In particolare si è ribadita la necessità di  porre al centro della ricostruzione le imprese del territorio”

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