Turismo a Orvieto: crollo presenze dopo terremoto, le iniziative

Orvieto e il turismo: tre i delegati Federalberghi Umbria Confcommercio appena nominati che dovranno occuparsene. Si tratta di Giuseppe Santi (Hotel Corso), Bruno Gialletti (Hotel Gialletti) e Stefano Marcucci (Hotel Aquila Bianca). Due svolgeranno la loro attività nel centro storico, uno a Orvieto Scalo.

Problemi che saranno affrontati in un incontro con il sindaco Giuseppe Germani e con l’assessore al Turismo, Andrea Vincenti, richiesto proprio da Federalberghi Umbria Confcommercio. Sul tavolo l’analisi dei dati del turismo nel comprensorio di Orvieto e la tassazione locale. Già è stato chiarito un punto con i responsabili regionali dell’Anci: i Comuni possono intervenire per rendere meno pesante la situazione delle imprese che si occupano di turismo e che sono state danneggiate dal terremoto e dai suoi effetti indiretti. Gli alberghi pagano l’Imu sugli immobili come beni strumentali e l’imposta sui rifiuti in base alla superficie; ma se oggi queste imprese sono chiuse o danneggiate, non possono certo pagare il prezzo come fossero in piena attività. Federalberghi porterà il confronto su questo fronte.

I numeri sono dalla parte delle imprese dell’Orvietano. Già ha chiuso lo storico Hotel Maitani. Secondo le rivelazioni ufficiali della Regione, nel 2016 il movimento turistico è calato del 2,17 per cento rispetto al 2015, dato fortemente condizionato dagli ultimi mesi, quelli successivi alle scosse. Dal 25 agosto al 30 ottobre, infatti, il comprensorio ha visto contrarsi del 10,21 per cento il numero degli arrivi e dell’8,03 per cento quello delle presenze. Il calo maggiore nel settore alberghiero (-15,85 per cento gli arrivi, -11,16 per cento le presenze), soprattutto per quanto riguarda gli stranieri (-22,66 per cento arrivi, -18,82 per cento presenze).

Nei due mesi successivi, dal 31 ottobre al 31 dicembre, la situazione è letteralmente precipitata: -23,15 per cento per gli arrivi, -17,23 per cento per le presenze. Per gli hotel, -25,87 per cento negli arrivi, -23 per cento nelle presenze. Crollo che ha riguardato ancora una volta e principalmente i turisti stranieri (-32,76 per cento gli arrivi, -21,6 per cento le presenze).

Chiosa Federalberghi Umbria Confcommercio: “Il turismo organizzato, che rappresenta il 70 per cento del movimento verso il comprensorio di Orvieto, è fatto prevalentemente di stranieri, che le notizie diffuse dopo il terremoto hanno dirottato verso altre destinazioni, ritenute meno a rischio. Le azioni per invertire questo trend dovranno essere allora molto importanti, mirate e condivise. Noi siamo pronti a fare la nostra parte e a concordare iniziative di rilancio, che partano dalle molte potenzialità e risorse del territorio”.

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