Trump spaventa le Borse: “Arriva tremenda recessione”

Lo spauracchio recessione nelle parole di Donald Trump, candidato alla presidenza della Casa Bianca. Il tycoon americano non ha usato giri di parole, agitando i mercati, in primis Wall Street. “Le condizioni economiche, in America, sono così piene di pericoli che si va verso una recessione molto profonda”. Come se la crisi non ci fosse mai stata.

Parlando al ‘Washington Post’, Trump ha spiegato: “Sono tempi terribili per investire nel mercato azionario”. Parole pesanti, “inusuali”, secondo i commentatori del giornale. Che vedono in questi avvertimenti un grave rischio per la Borsa di New York. Accuse che vengono rimandate al mittente dallo stesso candidato: “Conosco la gente di Wall Street molto meglio di qualunque altra persona”.

Essendo in piena campagna elettorale, naturalmente, Trump non può esimersi poi dal dare la sua ricetta: “Realizzerò un consistente taglio delle tasse già nei primi cento giorni della mia presidenza e rinegozierò tutti gli accordi commerciali, a partire da quelli con la Cina”. Insomma, lui nelle vesti di salvatore della patria. Non bastasse tutto ciò, arriva l’assicurazione sulle intese militari: “Saranno riviste tutte, compreso ruolo e contributo degli Usa nella Nato”.

Il debito pubblico, in questo modo, verrebbe letteralmente abbattuto: “Di oltre 19 miliardi di dollari nell’arco di otto anni”. Anche qui, però, il Washington Post tiene una posizione molto critica: “Obiettivo impossibile da raggiungere per la maggior parte degli esperti e degli economisti”.

Exit mobile version