Strategie e sfide nel controllo della peste suina africana: un dibattito cruciale ad Alessandria

Allasia Parmigiani Caputo e Milani

In un convegno cruciale tenutosi ad Alessandria, organizzato da Confagricoltura, si sono riuniti i rappresentanti del settore suinicolo per discutere le sfide poste dalla Peste Suina Africana (PSA). La sala era presieduta dal Commissario per la PSA, Vincenzo Caputo, affiancato da un team di leader del settore, tra cui Rudy Milani, presidente della Federazione Nazionale Suinicola, Giovanna Parmigiani, presidente della Sezione Suinicola di Confagricoltura Piacenza, ed Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte.

Durante l’evento, numerosi allevatori, provenienti anche dalla provincia di Piacenza, hanno condiviso le loro preoccupazioni, rappresentate da Marco Casagrande, direttore, ed Elena Gherardi, responsabile della comunicazione.

Caputo ha delineato le nuove direttive per l’istituzione di distretti suinicoli, aree dove la presenza di cinghiali deve essere eliminata completamente. Ha sottolineato l’importanza della biosicurezza e ha promesso di affrontare le questioni legate alle speculazioni commerciali che affliggono gli allevatori, i quali soffrono economicamente a causa dei cinghiali infetti trovati nelle vicinanze dei loro allevamenti.

Inoltre, Caputo ha annunciato nuove regole che influenzeranno le pratiche commerciali, consentendo ai cacciatori di consumare le carni di cinghiali abbattuti nelle zone di restrizione senza doverle trasportare altrove. Un aspetto interessante è la proposta di impegnare i cacciatori in un servizio temporaneo per lo Stato, aiutando nei piani di controllo della popolazione di cinghiali.

Durante il convegno, Parmigiani e Milani hanno espresso gratitudine verso il Commissario per la sua sensibilità e per aver ascoltato le voci degli allevatori, che si sentono abbandonati e disperati di fronte a una crisi che minaccia il loro modo di vivere.

Le testimonianze degli allevatori hanno messo in luce la diversa velocità con cui le aree stanno rispondendo alla crisi. Alcune regioni hanno mostrato progressi significativi nel contenere la malattia, mentre altre sono ancora vulnerabili.

Il dibattito ha anche evidenziato le sfide politiche e sanitarie che ostacolano gli sforzi di controllo, con accuse di insufficiente cooperazione da parte delle autorità provinciali e regionali, come sottolineato da Casagrande.

Questo convegno ha segnato un momento critico per il settore suinicolo italiano, chiamando a un’azione concertata per proteggere un’industria vitale e prevenire ulteriori danni economici e sociali.

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