Il 2024 segna un anno di significative celebrazioni legate a Federico II di Svevia, evidenziando due anniversari importanti: gli 830 anni dalla sua nascita e gli 800 anni dalla creazione della prima Università “statale” del mondo. L’evento clou di queste celebrazioni è il “Festival Federico II – Stupor Mundi“, che si tiene dal 13 al 14 aprile alla Mole Vanvitelliana di Ancona. Questa iniziativa fa parte degli sforzi continui per studiare e valorizzare le realizzazioni di questo imperatore, e segue l’approvazione di una legge regionale nelle Marche per promuovere la sua figura storica, una legge di cui Carlo Ciccioli è stato relatore. Proprio il consigliere della Regione Marche parla a ruota libera della manifestazione.
Obiettivi e aspettative del Festival
Il Festival “Stupor Mundi” è un punto di incontro per eminenti studiosi e si svolge tra Ancona e Jesi, città natale di Federico II. L’evento esplora la sua eredità come l’ultimo imperatore dei Romani, come citato da Dante, e il suo contributo precoce alla metodologia scientifica attraverso opere come il De arte venandi cum avibus. Federico II ha anche avuto un ruolo cruciale nell’introduzione delle opere di Aristotele in Occidente, spianando la strada per una nuova era di conoscenza. Le sue iniziative includevano il supporto alle opere matematiche di Leonardo Fibonacci, che introdusse i numeri arabi e lo zero in Occidente.
Per le Marche, la celebrazione di Federico II rappresenta un’opportunità unica di riconoscimento e di valorizzazione storica e culturale.
Prossime iniziative regionali
Le Marche si stanno posizionando come catalizzatori di progetti di portata regionale e internazionale. La figura di Federico II serve non solo come collegamento con il passato ma offre anche un modello attuale di impegno politico, religioso e sociale. Il suo storico accordo di pace con il sultano d’Egitto durante la “crociata della pace” del 1228-1229 è al centro del Festival e dimostra la sua capacità di mediare pace e cooperazione tra culture diverse.
L’111 aprile, in coordinamento con gli organizzatori del Festival, si è discussa una proposta per riconoscere l’eredità di Federico II come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO. La giornata ha visto la partecipazione di rettori universitari e rappresentanti regionali, con l’intento di sviluppare una rete e creare itinerari culturali che coinvolgano l’Italia, la Germania e l’area euromediterranea.
Questi sforzi riaffermano il valore storico e culturale di Federico II, rendendo omaggio al suo impatto duraturo su scala globale.