Durante l’imminente Saie, la prestigiosa Fiera delle Costruzioni che avrà luogo a Bologna dal 9 al 12 ottobre, Federcostruzioni ha offerto uno sguardo critico sull’evoluzione del settore delle costruzioni, sottolineando l’importanza di adottare politiche industriali mirate a promuovere la competitività del settore sia a livello nazionale che internazionale. Questo, secondo l’associazione, è essenziale per consentire all’Italia di onorare gli impegni assunti in materia di clima a livello europeo e globale. Andiamo a scoprire più dettagliatamente i fatti.
Contesto economico e geopolitico
L’anno 2024, così come il precedente, è caratterizzato da una fase di rallentamento economico per l’Italia, causato da incertezze geopolitiche, inflazione e una politica monetaria restrittiva. Questo contrappone il vivace periodo di crescita del 2021 e 2022, quando l’Italia si era distinta rispetto ai principali partner europei con un incremento del PIL dell’8,3% nel 2021 e del 4% nel 2022. In questo contesto, il settore delle costruzioni emerge come un motore significativo dell’economia, contribuendo per circa un terzo alla crescita del PIL. Le proiezioni dell’Istat per il 2023 indicano un aumento moderato del PIL, stimato allo 0,9%.
Prospettive per l’anno in corso
L’attuale panorama economico, segnato da continue incertezze, potrebbe trarre vantaggio da una diminuzione più rapida dell’inflazione, spingendo così la Banca Centrale Europea a ridurre i tassi di interesse. Questo scenario aprirebbe nuove possibilità per i consumi e gli investimenti, nonostante le preoccupazioni suscitate dall’ultima normativa sui bonus fiscali che limita l’accesso a determinati incentivi, colpendo in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione.
Settore energetico e materiali di costruzione
Nel 2023, il costo dell’energia e dei materiali di costruzione ha mostrato segni di stabilizzazione, con il prezzo del gas relativamente contenuto e i costi dell’energia elettrica in calo, a fronte di un aumento dei prezzi negli anni precedenti. La Direttiva EPBD sull’efficienza energetica degli edifici è destinata a influenzare notevolmente il patrimonio immobiliare italiano, evidenziando la necessità di migliorare le performance energetiche di una vasta maggioranza di edifici residenziali e non.
Performance e previsioni del settore delle costruzioni
Per il 2023, Federcostruzioni prevede un incremento della produzione nel settore delle costruzioni del 3%, mantenendo così il volume di affari sul livello raggiunto nel 2022, pari a 600 miliardi di euro. Tuttavia, per il 2024, le proiezioni indicano una possibile contrazione degli investimenti. Inoltre, l’occupazione nel settore mostra una crescita nel corso dei primi nove mesi del 2023, con particolare riferimento alle regioni del nord e del centro Italia.
PNRR e iniziative per la transizione verde
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) assegna una quota significativa del suo budget al settore delle costruzioni, con particolare attenzione al Superbonus 110% e ai lavori pubblici. È prevista anche l’introduzione della Missione 7 Repower EU, mirata a rafforzare gli investimenti per la transizione verde e la riduzione delle emissioni di CO2.
In conclusione, la necessità di adottare politiche industriali mirate e di incentivare investimenti sostenibili nel settore delle costruzioni è al centro delle riflessioni di Federcostruzioni. La presidente Paola Marone, nel presentare i dati in occasione della conferenza stampa del Saie di Bologna, ha sottolineato l’urgenza di un sistema di incentivi efficace, il sostegno alla competitività della filiera delle costruzioni, e la rapida attuazione di misure volte alla transizione ecologica e alla difesa delle produzioni europee.