Pur con una frenata di oltre il 3%, resta quello tedesco il principale mercato per i prodotti italiani, per un valore di 74.652 milioni di euro. Superiore a quello degli Stati Uniti (per cresciuto tra il 2022 e il 2023 del 3,4%) della Francia, della Spagna e della Svizzera.
L’export italiano ha evidenziato una totale stabilità rispetto al 2022. In termini assoluti le vendite all’estero sono state pari a 626 miliardi di euro. Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea solo la Germania con 1.562 miliardi e i Paesi Bassi con 866 miliardi hanno registrato un flusso di vendite superiore a quello del Belpaese. Un’invarianza che per la Cgia di Mestre, che ha elaborato i dati sull’export a livello nazionale e territoriale, è in massima parte riconducibile al rallentamento della domanda internazionale e allo sgonfiamento dei prezzi alla produzione, collegato alla normalizzazione delle quotazioni delle materie prime; criticità che hanno caratterizzato buona parte del 2023.
Si esportano soprattutto prodotti i prodotti manifatturieri: dei 626,2 miliardi di export conseguiti nel 2023, ben
595,6 (il 95% del totale) è ascrivibile a questa tipologia di beni.
Le merci che sono state acquistate maggiormente dai nostri partner commerciali stranieri sono stati i macchinari2 per un valore di 101,1 miliardi, la farmaceutica per 49,1 e gli autoveicoli per 45,8. Rispetto al 2022, tra i primi 10 beni manifatturieri venduti all’estero solo i prodotti chimici (-8,5%), la metallurgia (-16,7%), i prodotti in metallo (-1,3%) e la pelletteria/calzature (-0,7%) hanno subito una contrazione.
Quanto ai territori, è l’asse dell’autostrada A4 a garantire le principali esportazioni. Milano guida la classifica delle province con la maggiore predisposizione all’export: nel 2023 nel capoluogo regionale lombardo il commercio
estero è stato pari a 57,9 miliardi di euro.
Seguono, sempre a livello provinciale, Torino (29,6 miliardi), Vicenza (23 miliardi), Bergamo (20,7 miliardi) e
Brescia (20,6 miliardi). In queste cinque realtà territoriali, tutte posizionate appunto lungo l’autostrada A4, si produce quasi un quarto (24,3%) dell’intera produzione nazionale di beni esportati all’estero.