Nel corso di un significativo evento tenutosi a Maglie, in provincia di Lecce, Onofrio Rota, il segretario generale della Fai-Cisl a livello nazionale, ha evidenziato l’importanza di unire le forze per combattere il fenomeno del caporalato nell’ambito del settore agricolo. Durante l’incontro, che ha visto la presenza del noto procuratore Nicola Gratteri e si è svolto con la partecipazione attiva di studenti e autorità locali, è stato sottolineato il bisogno di intensificare gli sforzi preventivi contro questa pratica illegale. Rota ha affermato che, nonostante gli arresti continui attestino l’efficacia degli strumenti repressivi attuali, è fondamentale promuovere una maggiore collaborazione tra le organizzazioni sociali, le autorità di polizia, e le istituzioni educative per costruire un ambiente lavorativo più equo e sicuro nel settore agricolo.
L’evento, denominato “Passi di Legalità: alle radici di una testimonianza tra esempi di vita e scelte quotidiane”, ha messo in luce la necessità di implementare tecnologie avanzate per il monitoraggio dell’impiego della manodopera in agricoltura, garantendo che l’uso e l’allocazione delle risorse umane rispettino gli standard di produzione elevati. La battaglia contro le cosiddette “agromafie” diventa così essenziale non solo per contrastare lo sfruttamento lavorativo, ma anche per proteggere la reputazione dell’eccellenza agroalimentare italiana, riconosciuta per la sua qualità e sicurezza a livello europeo.
Nicola Gratteri, intervenuto sull’adattamento delle organizzazioni criminali alle nuove realtà sociali, ha evidenziato come queste utilizzino le piattaforme social per diffondere i propri codici e influenzare, in particolare, le giovani generazioni. Questa evoluzione dimostra l’urgenza di adottare approcci innovativi e inclusivi per prevenire il crimine e promuovere la legalità.
L’evento ha inoltre offerto un’occasione per riflettere sul ruolo della cultura e dell’educazione nella promozione della legalità, con il contributo di numerosi studenti e professionisti del settore. La presentazione del docufilm “Scusa Italia” ha arricchito la giornata, fornendo spunti di riflessione sul valore del lavoro come mezzo di riscatto sociale e sul potere della rigenerazione urbana e ambientale nel contesto della legalità.
Questa iniziativa ha segnato un passo importante verso la realizzazione di un’agricoltura sostenibile e etica in Italia, sottolineando l’importanza della cooperazione tra diversi attori della società per eliminare il caporalato e valorizzare il lavoro agricolo di qualità.