Gli agricoltori della Cia mettono tutti in guardia: bene l’accordo sugli imballaggi. Ora evitare costi addizionali.

Una vittoria dell’Italia, una vittoria dell’agricoltura italiana che si è ben spesa nei banchi di Bruxelles per portare a casa un accordo sugli imballaggi che tutela, al momento, il movimento agricolo nazionale.
In ambito agricolo sono stati migliorati molti aspetti della norma ed è stato confermato il principio di reciprocità per gli imballaggi in plastica immessi nel mercato Ue. Permangono, però, delle criticità per il settore ortofrutticolo. Confermato, infatti, il divieto di confezionamento in plastica per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg. Così Cia-Agricoltori Italiani, secondo cui la posizione migliore per il comparto era quella già votata dall’Europarlamento, che si era espressa contro questo divieto. Insomma, gli agricoltori della Cia però mettono tuitti in guardia sostenendo che non bisogna abbassare la guardia, per far s’ì che non compaiano orpelli pronti ad inficiare l’accordo.

Questo accordo -precisa Cia- rischia, invece, di tradursi in un proliferare di disposizioni nazionali eterogenee e nello sgretolamento del mercato unico, con aumenti di costi per le imprese, soprattutto quelle orientate all’export.

Cia ricorda l’importanza del confezionamento per gli ortofrutticoli ai fini della sicurezza alimentare, della qualità organolettica dei prodotti e dell’allungamento della conservazione, oltre al contrasto allo spreco alimentare, obiettivo che la filiera da tempo persegue.

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