Sono passati i quattro anni di mandato e Cristina Colaiacovo lascia la presidenza della Fondazione. Nominato il nuovo consiglio di Amministrazione

E’ l’ora dei saluti, dei ringraziamenti a collaboratori ed autorità per i quattro anni passati alla guida della Fondazione Perugia. Cristina Colaiacovo ha voluto incontrare anche la stampa per lasciare il suo ricordo preciso di questo lungo periodo iniziato nel 2020 intanto ha anche presentato il nuovo Comitato di indirizzo, composto come da Statuto da venti membri, dieci nominati dall’Assemblea dei soci e dieci scelti tra le terne fornite da Enti e Ordini professionali.

I dieci componenti scelti da Enti e Ordini professionali sono: Francesco Asdrubali, Mariagiovanna Belardinelli, Maria Pia Benedetti, Andrea Capaccioni, Simonetta Cesarini, Chiara Ferretti, Daniele Moretti, Roberto Moretti, Massimo Panfili, Elena Santicchi.

I dieci componenti scelti dall’Assemblea dei soci sono: Giuseppe Abbritti, Alessandro Baglioni, Nicolò Bertotto, Alcide Casini, Ernesto Cesaretti, Roberta Datteri, Angelo De Poi, Biagino Dell’Omo, Lucio Lupini, Giorgio Moretti.

Il nuovo Comitato di Indirizzo, che resterà in carica per 4 anni, si insedierà dopo l’approvazione del Bilancio 2023 da parte del Comitato attualmente in carica, che con tale atto decade, e in seguito alla sua convocazione da parte del Presidente uscente. Nel mese di maggio il Comitato di Indirizzo nominerà il nuovo Presidente, il Consiglio di Amministrazione e il Collegio dei Revisori dei Conti della Fondazione.
Queste le parole di Cristina Colaiacovo nel suo intervento di saluto: “Sono stati anni impegnativi, entusiasmanti, a volte difficili, ma vissuti sempre con serenità e con l’obiettivo di far crescere e migliorare la nostra Fondazione, e di riflesso il nostro territorio. Desidero innanzitutto esprimere la mia sincera e personale gratitudine verso la comunità per quanto ho potuto vivere, scoprire e apprendere nel corso del mio incarico”.

“Per raccontare la mia presidenza” ha detto Colaiacovo “abbiamo scelto il titolo Un Percorso verso le Persone, sintesi efficace, a nostro avviso, del cammino intrapreso dalla Fondazione per avvicinarsi maggiormente alla comunità: per conoscerla meglio, ma anche per farsi conoscere meglio. Sono stata eletta in piena era Covid, ma proprio la “chiusura” ci ha dato una prima opportunità di “apertura” al territorio, a partire dalla volontà di mantenere livelli alti di assistenza e supporto operativo. Dopo il Covid si sono succedute altre crisi, in particolare bellica e inflattiva. In questo contesto imprevisto, Fondazione Perugia ha cercato di farsi trovare preparata per rispondere alle emergenze in modo tempestivo, senza mai smettere di progettare e sperimentare percorsi innovativi”.

La Presidente ha ricordato il rebranding avvenuto in occasione del trentennale del 2022, quando la Fondazione Cassa di Risparmio è divenuta Fondazione Perugia: “Un cambio di logo e nome che ha voluto eliminare il persistente equivoco bancario, ma che è stato soprattutto un mutamento di approccio. Tutto è partito dalla volontà di rendere il nostro contributo più moderno, efficace e soprattutto completo. Non più solo ente erogatore, ma catalizzatore di energie e attivatore di processi. Volevamo andare oltre i bandi erogativi, accompagnando gli enti in tutte le fasi dei loro progetti e allargando la platea dei beneficiari”.

Di qui il crescente investimento nella formazione – “con oltre centoventi seminari organizzati nel quadriennio” – nella progettazione sociale e nella digitalizzazione. Centrale è stato anche il tema della sostenibilità e della tutela ambientale, come ricordato da Colaiacovo: “Nel suo ultimo piano triennale, il nostro ente ha deciso di sposare in pieno gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, impegnandosi a ridisegnare tutti i suoi interventi, dai progetti alle mostre d’arte, nel segno della responsabilità sociale”.

In questi quattro anni, si è rafforzata la sinergia con la Consulta delle Fondazioni Umbre, ad esempio attivando un sostegno congiunto alla Fondazione contro l’usura e finanziando un grande progetto contro la dispersione scolastica, e con ACRI – Associazione delle Fondazioni e Cassa di Risparmio, di cui Cristina Colaiacovo è stata membro del cda e presidente della Commissione Sviluppo sostenibile. “Il dialogo è stato continuo anche con il mondo delle imprese, per le quali abbiamo cercato di fungere da sprone verso la responsabilità sociale e la solidarietà”.

Importante il capitolo arte e cultura, parte integrante della missione di Fondazione Perugia. In quattro anni i musei della Fondazione hanno accolto oltre 80.000 visitatori, dato particolarmente alto se si considerano i due anni di pandemia: “Anche qui va segnalata l’importanza della sperimentazione e del partenariato” ha continuato Colaiacovo, “due valori racchiusi nell’ambiziosa mostra NERO Perugino Burri, apprezzata da pubblico, stampa a critica e prorogata grazie al grande interesse suscitato a livello internazionale”.

Il direttore generale di Fondazione Perugia, Fabrizio Stazi, nel corso della conferenza stampa ha citato alcuni numeri sul mandato Colaiacovo. In particolare, l’ente filantropico ha erogato oltre 40 milioni di euro, deliberato 900 progetti e pubblicato 31 bandi, attivando più di 1400 partenariati. Sul tema patrimonio, Stazi ha ricordato la “completa cessione della partecipazione nella banca conferitaria. Una scelta coraggiosa, volta alla diversificazione degli investimenti e quindi alla riduzione del rischio finanziario. Oggi abbiamo un portafoglio finanziario diversificato per paesi, per settori, per gestori. L’orizzonte temporale è di medio-lungo termine, con un peso importante di azionariato globale secondo gli standard dei migliori investitori istituzionali internazionali”. Il direttore generale, inoltre, ha parlato dei miglioramenti gestionali della struttura, con nuove assunzioni di giovani professionisti e una più efficiente organizzazione delle diverse aree.

Cristina Colaiacovo ha poi ringraziato il vicepresidente Nicola Bastioni e tutti gli organi della Fondazione. “Per contribuire allo sviluppo dell’Umbria” ha concluso “Fondazione Perugia continuerà, ne sono sicura, a diffondere competenze, incentivare l’innovazione e creare reti strategiche. Insomma, a fornire strumenti che vadano ben al di là dell’aiuto finanziario, perché mirano ad attivare energie e promuovere la solidarietà. Sono sicura che chi verrà dopo di me saprà tracciare un ulteriore tratto di questo percorso verso le persone, rendendo la Fondazione sempre più rilevante e incisiva per lo sviluppo sostenibile della comunità e per il suo benessere generale”.

Exit mobile version