Innovazione e sicurezza nei cantieri: una nuova visione per il settore edile

Albano Morelli

Promuovere una cultura di sicurezza avanzata e migliorare le competenze attraverso una formazione estesa a tutti i livelli rappresenta la strada maestra per accrescere la sicurezza nei cantieri edili. È l’appello lanciato dai dirigenti di ANCE Umbria, ANCE Perugia e ANCE Terni: Albano Morelli, Giacomo Calzoni e Massimo Ponteggia, rispettivamente, che mettono in luce l’importanza di un impegno concreto sulla questione della sicurezza nei luoghi di lavoro, alla luce delle recenti disposizioni governative in materia.

Secondo i leader di ANCE, l’introduzione di nuove normative non basta da sola a risolvere le problematiche relative alla sicurezza sul lavoro. È fondamentale elevare il livello di qualificazione delle aziende; al momento, la mancanza di un processo di qualificazione preliminare consente praticamente a chiunque di aprire una partita Iva e iniziare a operare nel settore edile, anche per progetti di grande entità nel settore privato, situazione considerata non più sostenibile. Si sottolinea, pertanto, l’urgenza di puntare su un programma di formazione specifico e continuativo, già previsto nei contratti collettivi di lavoro.

Sul fronte della formazione, sono stati compiuti progressi significativi, grazie anche all’esistenza in ogni provincia di un Sistema Bilaterale che include associazioni imprenditoriali e sindacati dei lavoratori, rappresentato da Casse edili e Scuole edili di formazione. Queste istituzioni offrono un supporto cruciale sia nell’assistenza ai lavoratori sia nella formazione del personale aziendale, rappresentando un punto di riferimento unico nel suo genere rispetto ad altri settori.

I programmi di formazione attuati dalle Scuole edili coprono tutte le aree del lavoro edile, con un’enfasi particolare sull’importanza strategica della sicurezza sul lavoro. Per consolidare una cultura della sicurezza, oltre a un’accurata formazione e a un rafforzamento della qualificazione aziendale, è essenziale assicurare il rispetto delle normative vigenti attraverso adeguati controlli. Di conseguenza, l’introduzione di nuovi ispettori del lavoro è vista positivamente, in quanto contribuisce a intensificare le verifiche che, specie nelle fasi iniziali di un cantiere, risultano più efficaci se orientate alla consulenza piuttosto che alla penalizzazione.

La proposta di implementare una “patente a punti” per le aziende richiede un’analisi approfondita su come verrà applicata in pratica. I dirigenti di ANCE, facendo eco alla posizione della loro presidente nazionale Federica Brancaccio, auspicano la creazione di un “patto di cantiere”, basato su un dialogo e un monitoraggio costanti con le parti sociali. L’obiettivo è qualificare le aziende e i lavoratori, diffondendo efficacemente la cultura della sicurezza. Questo approccio non solo limiterebbe gli infortuni ma contribuirebbe anche a migliorare l’immagine del settore, spesso percepito come non all’altezza o indifferente verso le questioni di sicurezza e igiene sul lavoro.

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