La Peste suina africana ha colpito in due anni dalla nuova emergenza in Italia oltre 1500 cinghiali e quasi 14mila suini, con ben 21 focolai accertati.
Una situazione che rischia di mettere in ginocchio un intero comparto, con lโabbattimento di milioni di suini allevati e la perdita irreversibile di migliaia di aziende, per una filiera fondamentale in termini economici, con un valore di oltre 10 miliardi di euro, senza contare lโexport, e circa 40mila addetti, ma anche qualitativi, esprimendo ben 42 Indicazioni Geografiche, per un valore di affari pari a 1,87 miliardi alla produzione e 4,85 miliardi al consumo.
I dati, preoccupanti, sono stati aggiornati nella riunione sulla Psa che si รจ svolta al Ministero della Salute, alla presenza dei sottosegretari alla Salute Marcello Gemmato e allโAgricoltura Patrizio La Pietra. Una riunione durante la quale รจ stata annunciata la nomina di tre subcommissari con deleghe specifiche.
โLa gravitร della situazione, oltre che agli alti livelli di contagio – evidenzia Copagri – รจ legata alla grande resistenza del virus, per il quale al momento non esistono vaccini e che ha un tasso di mortalitร che puรฒ raggiungere il 100% degli animali colpiti; pur non essendo trasmissibile allโuomo, la Psa puรฒ avere gravi conseguenze sul tessuto economico e sociale del Paese, andando a incidere sensibilmente sulla redditivitร degli allevamenti e condizionando pesantemente le movimentazioni dei suini e dei relativi prodottiโ.
Da qui lโimportanza, per Copagri, di agire celermente, “semplificando gli adempimenti previsti e accelerando con le strategie di contrasto alla diffusione dellโepidemia, cosรฌ da tutelare il patrimonio zootecnico nazionale e il settore suinicolo, che rappresenta un valore importante sia in termini di quantitร che qualitร โ. Ricordando che la suinicoltura, per importanza, รจ tra i primi settori nel comparto carni, con oltre 30mila allevamenti per quasi 9 milioni di capi, concentrati nel Nordest del Paese; senza contare tutto lโindotto, dalla mangimistica alla trasformazione e alla distribuzione.
โIn attesa della costituzione di un Tavolo permanente in cui affrontare il problema in maniera sinergica e strutturata, la prioritร va allโerogazione degli indennizzi per i tanti allevamenti colpiti, ma anche e soprattutto al contenimento dellโinfezione, attraverso il rafforzamento delle misure di biosicurezza e lโinevitabile abbattimento dei cinghiali” ha suggerito la Copagri. Evidenziando a tal proposito che โcon oltre 2 milioni di esemplari in tutta la Penisola, lโobiettivo degli abbattimenti deve essere il raggiungimento di un equilibrio agro-ecologico sostenibile, che garantisca una presenza di cinghiali sufficienti al mantenimento del ruolo ecologico della specie e compatibile con le caratteristiche ambientali e agricole dei territoriโ.