Il Parco del Monte Subasio si trova al centro di un dibattito cruciale per la tutela ambientale e lo sviluppo turistico della regione. Recentemente, un emendamento alla legge 28, approvato nel contesto del bilancio regionale, ha suscitato forte dissenso tra i sindaci coinvolti nella gestione del territorio circostante al Parco.
A capo di questa opposizione si trovano il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, presidente dell’Associazione che sovrintende al Parco, insieme ai sindaci di Spello, Nocera Umbra e Valtopina. Tutti concordano sul fatto che consentire la circolazione dei mezzi a motore sui sentieri naturalistici rappresenterebbe un grave danno all’ambiente e un rischio per l’industria turistica locale.
Le motivazioni dietro questa netta opposizione sono molteplici. Prima di tutto, c’è il principio di rispetto per l’ambiente, fondamentale per la salvaguardia delle aree naturali protette e dei loro delicati ecosistemi. Inoltre, vi sono considerevoli ripercussioni economiche da considerare: l’inquinamento e i danni agli habitat naturali potrebbero compromettere l’attrattività turistica della regione, minando così uno dei principali motori dell’economia locale.
Il sindaco di Assisi sottolinea con chiarezza l’importanza di proteggere l’ambiente e di preservare il paesaggio come risorsa turistica. L’idea di permettere l’accesso ai veicoli a motore in zone naturalistiche è vista come un grave errore, soprattutto in un contesto dove la bellezza del paesaggio è un punto di forza per l’offerta turistica.
Gli appelli dei sindaci dell’Associazione Parco del Monte Subasio sono diretti alla Regione, con l’auspicio di un ripensamento urgente per evitare danni irreparabili all’ambiente e per garantire lo sviluppo sostenibile di un territorio strettamente legato al turismo. La sfida è quella di trovare un equilibrio tra la fruizione turistica e la conservazione ambientale, tutelando così il patrimonio naturale per le generazioni future.