Coldiretti Toscana: riforme agricole cruciali per il futuro dell’Europa

L’organizzazione agricola Coldiretti ha portato avanti una mobilitazione di agricoltori europei di fronte al Parlamento europeo a Bruxelles, durante il vertice straordinario dell’Unione europea. Questa iniziativa è stata un’occasione per sottolineare l’importanza di riforme agricole e politiche commerciali più equilibrate per proteggere il settore agricolo europeo, promuovere la sicurezza alimentare e garantire la prosperità delle comunità rurali.

L’Unione Europea è stata oggetto di critica da parte di Coldiretti a causa di proposte irrealistiche, normative e politiche ideologiche che rischiano di danneggiare gravemente il settore agricolo, mettendo a rischio la produzione di cibo e la sicurezza alimentare dei cittadini. Coldiretti ha sottolineato la necessità di fermare l’import di prodotti da fuori dei confini dell’Ue che non rispettano gli standard europei, garantendo così la protezione della salute pubblica e la sopravvivenza delle imprese agricole.

Ma la questione va oltre il solo ambito europeo. L’importanza del settore agricolo è evidente anche a livello regionale, come dimostrato dalla Toscana, dove 52.000 imprese agricole contribuiscono significativamente all’economia regionale con un valore di produzione di 3,5 miliardi di euro e esportazioni per 3,3 miliardi di euro. Coldiretti ha sottolineato la necessità di garantire il principio di reciprocità negli accordi commerciali internazionali, evidenziando l’annuncio positivo della Commissione UE di non raggiungere un accordo commerciale con il Mercosur, il mercato comune dell’America meridionale. Questa decisione è stata supportata dalla denuncia di Coldiretti in Italia e della Fnsea in Francia sulla concorrenza sleale provocata dalle gravi inadempienze di molti Paesi sudamericani sulla sostenibilità delle produzioni agroalimentari.

Coldiretti ha altresì sollecitato un maggiore impegno nella sovranità e nella sicurezza alimentare europea, attraverso investimenti adeguati nella difesa attiva e passiva contro i cambiamenti climatici. Inoltre, l’organizzazione ha richiesto un maggiore sostegno ai giovani agricoltori per garantire il ricambio generazionale nel settore.

Un’altra richiesta importante è la cancellazione dell’obbligo di lasciare incolto il 4% dei terreni destinati a seminativi imposto dalla Politica agricola comune (Pac), poiché tale obbligo non ha senso quando si è costretti ad importare prodotti agricoli da altri paesi. Coldiretti ha sottolineato l’importanza di accordi di filiera per creare mercati più equi, con una giusta distribuzione del valore e maggiore trasparenza per i consumatori, al fine di contrastare pratiche commerciali sleali.

Infine, Coldiretti ha sottolineato l’importanza di proteggere il settore ittico nazionale, minacciato dalla volontà della Commissione di vietare la pesca a strascico, che rappresenta il settore più produttivo dell’ittico italiano.

Coldiretti ha chiesto alla premier Giorgia Meloni di difendere con forza gli interessi degli agricoltori italiani in Europa e di promuovere politiche agricole basate sulla sostenibilità, la sicurezza alimentare e la prosperità delle comunità rurali. La battaglia per il futuro dell’agricoltura europea continuerà con determinazione e proposte concrete.

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