Rimborso per truffa bancaria, Codici: ecco perché conviene denunciare

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Denunciare, quando si è vittime di una truffa bancaria. Perché c’è modo di recuperare i propri soldi. Questo l’invito che l’associazione a tutela dei consumatori Codici rivolge agli italiani dopo il caso di una condanna a 6 mesi di reclusione e 200 euro di multa, da parte del Tribunale di Nola, di una truffatrice per la frode di 3mila euro. Con la vittima che, assistita dall’associazione, ha ottenuto un rimborso doppio.

Il cliente ha ricevuto una telefonata in cui veniva informato del tentativo di accesso al conto e da lì è scattato il raggiro, che ha fruttato un bottino di circa 3mila euro.

“Abbiamo presentato ricorso all’Arbitro Bancario Finanziario – racconta Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – che si è concluso con il riconoscimento del rimborso per il nostro assistito. All’epoca è stata fatta anche denuncia ai carabinieri e qui si inserisce il secondo aspetto importante di questa vicenda. La querela, infatti, ha portato all’apertura del processo che si è concluso con la condanna dell’imputato. Questo significa che le truffe bancarie possono essere smascherate e che i responsabili possono essere individuati e condannati. È per questo che diciamo sempre di denunciare. A volte capita che nelle vittime subentri la vergogna per essere state raggirate e per questo decidano di non fare nulla. Non bisogna colpevolizzarsi e tantomeno darsi per vinti”.

Codici evidenzia come queste truffe siano sempre più diffuse e sofisticate. Ed è facile cadere in trappola.

“In realtà – chiarisce Giacomelli –  sono le banche che dovrebbero migliorare i propri sistemi di sicurezza per tutelare meglio i clienti. In ogni caso rinnoviamo l’invito ai consumatori a prestare attenzione quando si ricevono avvisi di sicurezza. Bisogna proteggere i dati personali e prima di compiere qualsiasi operazione è bene contattare il proprio istituto per verificare che la comunicazione ricevuta sia reale. E in caso di truffa, lo ripetiamo, denunciare e segnalare, perché è possibile ottenere giustizia ed essere rimborsati”.

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