Il progetto TURN Urban Re-Generation Terni-Narni ottiene la certificazione ISO 37101 per la gestione sostenibile delle comunità

Urbani e Briziarelli

Il network di imprese TURN Urban Re-Generation Terni-Narni, promosso da Confindustria Umbria, dalla sua Sezione di Terni e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, ha raggiunto un importante traguardo diventando il primo distretto industriale in Italia a ottenere la prestigiosa certificazione ISO 37101 per la Gestione Sostenibile delle Comunità. Questo riconoscimento è stato consegnato dall’ente certificatore Bureau Veritas Italia in occasione della presentazione dei risultati conseguiti finora dal progetto TURN.

Il progetto TURN Urban Re-Generation è nato nel 2018 con la partecipazione di otto aziende locali e ora conta ben 31 imprese impegnate nell’applicazione e nella promozione di condizioni favorevoli allo sviluppo sostenibile nel distretto ternano-narnese. Questo progetto ha l’obiettivo di valorizzare il patrimonio del territorio di Terni-Narni, creando un’armoniosa integrazione tra ambiente urbano, natura e attività produttive.

I risultati ottenuti finora sono notevoli:

  1. L’abbattimento di circa 71.000 tonnellate di CO2 emesse in atmosfera, pari al 7% del totale delle emissioni industriali nel territorio ternano-narnese.
  2. Il riutilizzo quasi totale degli scarti e dei rifiuti di produzione come materia prima nel ciclo produttivo o per il compostaggio.
  3. La produzione di energia elettrica e termica attraverso la cogenerazione, con una riduzione fino al 30% del combustibile utilizzato.
  4. L’eliminazione del consumo di acqua potabile fino al 100% grazie al ricircolo delle acque di processo e al recupero delle acque piovane.
  5. Investimenti in ricerca e sviluppo pari al 10% degli utili, ovvero oltre otto milioni di euro, per la riduzione delle emissioni e lo sviluppo di prodotti innovativi e sostenibili.
  6. Coinvolgimento dei fornitori in progetti per la riduzione dei rifiuti e l’ottimizzazione dei processi di produzione e fornitura delle materie prime.
  7. Riduzione fino al 65% dei consumi energetici per l’illuminazione grazie all’utilizzo di illuminazione a LED.
  8. Realizzazione di progetti di dematerializzazione e digitalizzazione per la riduzione del consumo di carta.
  9. Analisi del ciclo di vita dei prodotti, con certificazioni come EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto), Carbon Footprint ed Eco-Label.

Questi risultati testimoniano l’impegno delle aziende coinvolte nel progetto TURN verso la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Il presidente di Confindustria Umbria, Vincenzo Briziarelli, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra diverse entità per il benessere della comunità locale e la rigenerazione del territorio.

Il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni, Luigi Carlini, ha elogiato l’idea di sostenibilità alla base del progetto e ha evidenziato i dati significativi che dimostrano l’efficacia di questa rete di aziende in diversi ambiti.

Il vice presidente di Confindustria Umbria, Giammarco Urbani, ha illustrato la genesi del progetto e l’importanza di promuovere un paradigma sostenibile che coinvolga imprese di tutte le dimensioni, rendendo più attrattivo il territorio e migliorando la competitività delle aziende sui mercati internazionali.

Il presidente della Sezione di Terni di Confindustria Umbria, Riccardo Morelli, ha sottolineato la messa a sistema di esperienze, idee e know-how con l’obiettivo di creare un modello replicabile capace di coinvolgere imprese di diverse dimensioni e settori.

Katia Da Ros, vice presidente di Confindustria per Ambiente, sostenibilità e cultura, ha elogiato TURN Urban Re-Generation come un esempio virtuoso di integrazione tra imprese e territorio, promuovendo la sostenibilità ambientale, sociale ed economica come elementi centrali di un distretto industriale di successo.

Il progetto TURN continuerà a crescere e a promuovere azioni finalizzate all’attrazione di risorse e talenti, nonché al dialogo con la ricerca scientifica e le amministrazioni locali per nuove iniziative a beneficio della comunità. Si prevede anche l’ingresso di nuove aziende nel network impegnate attivamente nella sostenibilità.

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