In prossimità della presentazione dei Programmi Operativi per il 2024, l’Unione Nazionale delle Organizzazioni di Produttori Olivicoli (UNAPOL), insieme alle Organizzazioni di Produttori (OP) aderenti, sta manifestando una crescente preoccupazione in merito alla ripartizione dei fondi destinati al settore olivicolo. Tale ripartizione, alla luce delle esperienze della campagna 2023/2024, sembra penalizzare le OP che si dedicano alle produzioni di piccola scala, considerate spesso come i custodi della biodiversità olivicola italiana.
La distribuzione degli aiuti per il settore olivicolo segue le direttive nazionali basate sui programmi operativi delle OP e delle Associazioni Organizzazioni di Produttori (AOP). I finanziamenti verranno assegnati in base alla capacità di concentrazione dell’offerta e di intermediazione commerciale dimostrata dalle organizzazioni associative. Il criterio chiave per la distribuzione dei fondi è il valore della produzione commercializzata, un parametro che sembra svantaggiare le realtà con volumi commerciali di minor entità.
Unapol, da sempre impegnata a sostenere tutte le OP, indipendentemente dalla loro dimensione, posizione geografica e appartenenza sindacale, invita le istituzioni nazionali e regionali a riflettere attentamente sulla metodologia utilizzata per la riassegnazione delle risorse finanziarie e sui parametri di riconoscimento. L’obiettivo è sviluppare una strategia adeguata per il settore olivicolo che protegga gli interessi di tutti gli operatori attivi, conformemente ai principi stabiliti dal Regolamento 1308/2013.