Peste suina in Umbria: come contenere l’invasione di cinghiali e salvaguardare l’agricoltura

Matteo Bartolini, CIa Umbria

Il presidente di Cia – Agricoltori Italiani dell’Umbria, Matteo Bartolini, ha avanzato una pressante richiesta alla Regione Umbria, chiedendo il contenimento dei cinghiali in vista dei danni alle colture agricole e del potenziale rischio di trasmissione della peste suina. Questa iniziativa mira a consentire azioni di contenimento dei cinghiali dopo la chiusura della stagione venatoria, attraverso politiche regionali che concilino la tutela dell’attività agricola con la prevenzione sanitaria, seguendo gli obiettivi del piano nazionale e di tutela ambientale.

Secondo le disposizioni del Commissario straordinario per la peste suina africana, l’Umbria deve effettuare un totale di 44.000 abbattimenti annui, di cui 10.000 in modalità di selezione e altri 10.000 mediante il contenimento. Matteo Bartolini sottolinea la difficoltà nel raggiungere questo obiettivo data la crescente domanda di interventi da parte degli agricoltori e il numero limitato di cinghiali abbattuti tramite selezione e contenimento.

L’eccessiva presenza dei cinghiali costituisce una minaccia significativa per l’agricoltura e l’allevamento zootecnico, portando a danni economici considerevoli. La limitazione del numero di cinghiali sul territorio non solo contribuirà a mitigare tali danni all’agricoltura, ma contribuirà anche a prevenire infezioni e a salvaguardare gli allevamenti suinicoli. La problematica riguarda anche le aree urbane, con numerosi avvistamenti di questi grandi mammiferi in prossimità dei centri abitati e il rischio di incidenti stradali, come recentemente accaduto nel Folignate.

La richiesta di Matteo Bartolini rappresenta una misura cruciale per affrontare questa sfida multifaceted, proteggendo sia l’ambiente agricolo che la salute pubblica dall’insorgenza della peste suina africana e dai danni causati dalla sovrappopolazione di cinghiali. La collaborazione tra le autorità regionali e gli agricoltori è essenziale per trovare soluzioni efficaci che salvaguardino il tessuto economico e ambientale dell’Umbria.

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