Il Superbonus 110% nelle Marche: 573 cantieri e sfide in vista

Nelle Marche, al termine del 2023, si è registrato un totale di 573 cantieri ancora in corso, rientranti nel programma del Superbonus al 110%. Questi progetti sono suddivisi principalmente tra lavori in condomini (477), edifici unifamiliari (70) e unità funzionalmente indipendenti (26). Tali lavori complessivamente rappresentano un investimento di 188 milioni di euro, di cui 179 milioni sono destinati ai cantieri condominiali, mentre edifici unifamiliari e unità funzionalmente indipendenti riceveranno rispettivamente 7 e 2 milioni di euro. Dal 1° gennaio, l’agevolazione è stata ridotta al 70%, invece del precedente 110%.

Marco Rossi, presidente di Cna Costruzioni Marche, ha sottolineato il rischio di potenziali contenziosi derivanti da questa situazione. I proprietari delle abitazioni potrebbero intentare cause legali contro le imprese edili per dimostrare che i ritardi nell’esecuzione dei lavori sono dovuti a fattori esterni. Questa incertezza potrebbe sovraccaricare ulteriormente i tribunali già affollati di cause giudiziarie.

Secondo i dati dell’Enea elaborati dal Centro Studi Cna, nella regione sono stati effettuati lavori di efficientamento energetico su 12.369 edifici, con un investimento totale di 2,8 miliardi di euro. Questi progetti hanno coinvolto 3.789 condomini (1,9 miliardi di investimenti), 5.457 edifici unifamiliari (627,7 milioni di investimenti) e 3.123 unità funzionalmente indipendenti (290,8 milioni di investimenti). In media, l’investimento per condominio è stato di 506 mila euro, mentre per gli edifici unifamiliari è stato di 115 mila euro, e le unità funzionalmente indipendenti hanno registrato un investimento medio di 93 mila euro.

Il Superbonus ha svolto un ruolo significativo nell’incremento del PIL regionale, contribuendo all’aumento dell’1,5%. Inoltre, ha consentito al governo di recuperare una parte consistente delle spese pubbliche attraverso il gettito fiscale. Solo nel 2023, grazie a questi cantieri, le imprese delle costruzioni marchigiane hanno assunto oltre 8 mila nuovi addetti, portando il totale dei dipendenti a 41.477. Tuttavia, con la fine dell’incentivo, si prevedono licenziamenti e casse integrazioni che comporteranno costi sociali significativi e implicheranno un aumento delle spese statali.

Va sottolineato anche l’impatto positivo dei lavori di efficientamento energetico previsti dal Superbonus sulla riduzione dei consumi energetici. Nel 2022, grazie a interventi come cappotti termici, nuovi infissi, pannelli solari, caldaie a condensazione e pompe di calore, i cittadini marchigiani hanno risparmiato 57,4 GW su 6.615 edifici. Nel 2023, secondo una stima preliminare del Centro Studi Cna Marche, il risparmio è stato di 55 GW su 3.463 edifici.

Marco Rossi sottolinea l’importanza dell’efficienza energetica degli edifici residenziali, che rimane un obiettivo dell’Unione Europea e dovrà continuare a essere prioritario anche senza il Superbonus al 110%. Data l’età avanzata di molti edifici marchigiani, con il 40% costruito tra il 1960 e il 1980 e il 15% addirittura precedente al 1918, è evidente che la riqualificazione e l’efficienza energetica devono rimanere al centro delle politiche abitative future. Resta da vedere quali saranno le modalità e gli incentivi futuri decisi dal Governo, ma è fondamentale evitare la continua incertezza delle regole del Superbonus, che ha causato difficoltà a migliaia di imprese e cittadini negli ultimi anni.

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