L’aumento dei tassi di interesse fa crollare i prestiti alle piccole imprese

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L’aumento dei tassi di interesse fa calare, anche in Toscana, i prestiti alle imprese (soprattutto quelle di piccole dimensioni) e fa decelerare i prestiti alle famiglie, in particolare per i mutui per l’acquisto di casa. Mentre si impennano le surroghe, alla ricerca di condizioni migliori, e le sofferenze.

Paolo Cecchi, segretario generale Fisac Cgil Toscana, lancia l’allarme: “Cresce la rischiosità del sistema. Urge l’intervento della politica per aiutare i cittadini in difficoltà, la Regione si attivi per un tavolo di concertazione tra banche e parti sociali”.

Prestiti, i numeri

I dati di Bankitalia, ancora una volta, evidenziano il calo dei prestiti erogati in regione al sistema delle imprese (-4%), seppur il dato toscano sia tra i meno negativi del paese. Risulta in maggiore difficolta il sistema delle piccole imprese (-7%). Situazione migliore per quanto riguarda i finanziamenti alle famiglie il cui andamento continua peraltro a decelerare (+0,2%).

Mutui

Con specifico riferimento ai prestiti alle famiglie per l’acquisto della casa si rileva, su base annua, un deciso calo dei nuovi contratti di mutuo sia a livello nazionale (-29%) sia toscano (-28%). Per quanto riguarda le province toscane, emerge che, tranne Lucca, quasi tutte le città della regione registrano cali molto significativi, soprattutto nelle aree interne. In forte aumento il numero delle surroghe (sia a livello nazionale, +299,3%, sia regionale, +335,4), dovuto ovviamente alla necessità – da parte dei cittadini toscani – di scegliere contratti di mutuo più favorevoli, in presenza di tassi medi ancora elevati.

Aumenta la rischiosità di sistema

Infine, con riferimento alla situazione di rischiosità, si registra un aumento delle sofferenze (cioè i prestiti di debitori dichiarati, dalle banche, insolventi): +16,2% a livello italiano e +12,56% a livello toscano. Chiara indicazione delle crescenti difficoltà economiche sia nazionali sia regionali.

A parere del segretario Cecchi, “stiamo progressivamente registrando negativamente gli effetti del giro di vite avviato dalla Banca Centrale Europea sui tassi al fine di ridurre l’inflazione. Peraltro, visto i tempi dilatati di esplicazione della politica monetaria, nonché il persistere di un consistente livello dei prezzi specie dei beni alimentari, si reitera la richiesta di un intervento della politica, soprattutto a livello nazionale ma anche regionale, al fine di gestire al meglio le difficoltà che i cittadini toscani stanno attraversano, soprattutto coloro che hanno redditi più bassi e/o che sono titolari di mutui. In proposito, si auspica che la Regione Toscana si attivi per un tavolo di concertazione tra banche e parti sociali”.

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