Cna Abruzzo: Superbonus, negata fuoriuscita ordinata dal Parlamento

Silvio Calice

“Abbiamo richiesto, insieme alle altre organizzazioni d’impresa, una fuoriuscita ordinata dal Superbonus, ma il Parlamento ha fornito una risposta che riteniamo insufficiente e confusa. Questa risposta sembra talvolta contraddittoria rispetto al principio fondamentale della legge, che mira a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Inoltre, è stata limitata alle fasce di reddito più basse, il che potrebbe avere un impatto limitato sulla risoluzione del problema”.

Il direttore regionale abruzzese di Cna Artigiani d’Italia, Silvio Calice, che è anche il responsabile del settore delle costruzioni, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione. “In passato, avevamo già manifestato una profonda delusione per l’assenza di risposte nella legge di bilancio e avevamo chiesto una proroga limitata nel tempo per i lavori in corso, in particolare per i condomini che stanno ultimando i lavori, che sono circa 25.000 in tutto il Paese, con centinaia di essi situati in Abruzzo. Questi condomini potrebbero non essere in grado di completare i loro progetti, con gravi conseguenze per le imprese coinvolte e per le famiglie coinquiline. Inoltre, questa situazione potrebbe generare una moltitudine di contenziosi legali, con un’enorme quantità di crediti in sospeso che potrebbero mettere a repentaglio la sopravvivenza di migliaia di imprese in tutta la filiera”.

Un altro aspetto particolarmente grave, secondo la Cna, riguarda la mancanza di misure relative alla cessione dei crediti. “Nonostante il blocco dei crediti sia in corso da diversi mesi e sia stato evidente agli occhi della politica, non sono state prese decisioni in merito. Questo rappresenta un ulteriore motivo di preoccupazione e difficilmente può essere compensato da misure alternative, anche se apprezzabili, come quelle legate alla legge della Regione Abruzzo. In sintesi, la situazione attuale rappresenta una mancanza di chiarezza e di supporto per il settore delle costruzioni e le imprese coinvolte, mettendo a rischio la sopravvivenza di molte di esse”.

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