Ghista, Confesercenti Umbria: “Rilanceremo la Confederazione con più personale qualificato”

Carlo Ghista

Carlo Ghista, ristoratore e personaggio di spicco nel suo mondo per le qualità professionali ed organizzative, è il nuovo vicepresidente regionale della Confesercenti che, insieme al presidente Giuliano Granocchia e ad altri nove dirigenti, guiderà l’importante realtà associativa in Umbria nei prossimi anni L’intervista è stata realizzata nei ritagli di tempo visto che, in prossimità delle festività natalizie, il lavoro nel settore della ristorazione si incrementa normalmente.

“Insieme al presidente Granocchia, ci impegniamo per rilanciare Confesercenti Umbria, con volti nuovi e immagini nuove. I nostri obiettivi sono diversi dalle altre associazioni in quanto abbiamo deciso di affiancare, alle attività esistenti, quelle che nasceranno, con un sostegno economico e qualificato. Chi sarà associato alla Confederazione, infatti, potrà disporre di personale qualificato che sosterrà l’imprenditore della Pmi nel suo lavoro, affiancandolo nella progettualità, dando una mano economicamente e non lasciandolo mai da solo nella crescita”.

È sempre più difficile il rapporto delle piccole e medie imprese con il mondo delle banche: “In questi anni, soprattutto dopo la pandemia e altre vicissitudini, è molto difficile ricevere dagli istituti di credito un aiuto finanziario sia per un progetto di crescita sia per altro. Dopo il covid, le nostre attività hanno subito un calo. Come possiamo essere d’aiuto oggi, quindi? Abbiamo instaurato un rapporto con la Banca etica e alcuni nostri associati si sono già rivolti a questo nuovo istituto di credito, accedendo al piccolo credito in maniera molto veloce, con meno burocrazia; inoltre, siamo sempre legati a Cofidi, con agevolazioni che gli associati stessi potranno chiedere. Stiamo lavorando per aiutare chi si trova in situazioni economiche non facili”.

Ghista dà un consiglio a chi vuole aprire un’attività: “Ci vuole passione. Questo sentimento smuove tutto, soprattutto in un momento come questo. Quindi, chi vorrà intraprendere una nuova attività, si unisca a noi e sarà supportato da personale qualificato e anche economicamente”.

Ultime dichiarazioni sul settore della ristorazione in Umbria: “Consiglio la qualità a chi ha un ristorante. I turisti sono attirati dalla tradizione umbra in cucina ed è su questo tasto che bisogna battere. Nella regione la ristorazione prosegue tra alti e bassi. Bisognerebbe ridurre le sagre paesane, che hanno un prezzo simile ai ristoranti, ma con costi di gestione diversi”.

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