Fu un vero miracolo quello che quattro lustri fa interessò la Parmalat, che sembrava ormai destinata a sparire dopo le operazioni finanziarie azzardate. Un convegno oggi per ricordare quei momenti drammatici per l’azienda per le migliaia di lavoratori per i tanti allevatori ed agricoltori che ruotavano intorno alla galassia Parmalat. “A vent’anni dal salvataggio di Parmalat le considerazioni da fare sono prioritariamente legate al tema della partecipazione: soltanto relazioni sindacali partecipative e più protagonismo dei lavoratori dentro le imprese, come suggerisce anche la proposta legislativa della Cisl, avremo aziende più tutelate da crisi, investimenti scellerati, delocalizzazioni selvagge”.
Così il Segretario nazionale della Fai-Cisl Massimiliano Albanese ha commentato l’anniversario del salvataggio Parmalat intervenendo a Parma al convegno “Il miracolo del latte: il lavoro dà vita al futuro”, organizzato dai sindacati di categoria.
“Oggi più che mai – ha aggiunto Albanese – dobbiamo costruire risposte per i lavoratori e le lavoratrici in maniera autonoma dalla politica e favorendo innovazione e riforme. C’è sicuramente una grande attenzione da riservare alle politiche salariali, al giusto compenso inteso anche come riconoscimento della partecipazione al lavoro, ma c’è anche molto altro: pensiamo a sicurezza e salute sul lavoro, al benessere organizzativo, alla domanda di qualità della vita e dunque di un migliore rapporto fra tempi di vita e lavoro, oppure alla stabilità contrattuale e alla valorizzazione professionale, ma anche al tema della reputazione delle aziende e quindi della loro responsabilità sociale e sostenibilità ambientale. Tutti aspetti – ha concluso il sindacalista della Federazione agroalimentare cislina – sui quali il sindacato sta facendo molto, contribuendo anche alla crescita del settore che oggi in Italia vale nel suo complesso 550 miliardi di euro in termini di fatturato, il 15% del fatturato dell’intera economia nazionale, e che ha superato i 60 miliardi di export nel 2022”.