Stop migrazioni automatiche da Intesa Sanpaolo a Isybank, le motivazioni del Garante

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Il mancato esplicito assenso per il passaggio da un conto corrente a quello della banca online collegata non può consentire il trasferimento. Queste le motivazioni con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha bloccato la prossima migrazione di 2,4 milioni di correntisti di Intesa Sanpaolo S.p.A. e di Isybank S.p.A., la banca digitale del gruppo.

L’AGCM ha ha quindi accolto i reclami pervenuti alle associazioni dei consumatori, imponendo l’interruzione del trasferimento dei clienti alla banca digitale. In questo modo i correntisti saranno messi in condizione di scegliere se mantenere il conto in Intesa Sanpaolo alle condizioni precedenti o transitare a Isybank.

Ora le associazioni dei consumatori chiedono a Intesa Sanpaolo di convocare un tavolo per concordare le modalità di comunicazione ai clienti interessati dalla possibile migrazione nella banca digitale.

“L’Autorità ha accolto la nostra richiesta di invertire il concetto di “silenzio/assenso” nel trasferimento – dichiara Carlo De Masi, presidente di Adiconsum nazionale – ed ha imposto che le due banche, previa informativa chiara ed esaustiva ai clienti sulle caratteristiche del nuovo conto Isybank, assegnino ai correntisti un congruo periodo di tempo per fornire il proprio consenso espresso al trasferimento. In tal modo, coloro che si dichiareranno contrari avranno la facoltà di mantenere il precedente conto corrente alle stesse condizioni”.

“Per effetto del trasferimento, infatti- prosegue Carlo Piarulli, capo Dipartimento Credito di Adiconsum – i correntisti interessati non solo non avrebbero potuto più accedere in filiale né all’internet banking tramite personal computer, svolgendo le operazioni bancarie solo tramite App, ma i nuovi conti correnti prevedono condizioni economiche differenti e la perdita di servizi prima disponibili (ad esempio: carte virtuali per effettuare acquisti online in sicurezza, assegni bancari, accesso ai contratti di mutuo). Tali essenziali modifiche dei contratti in precedenza stipulati sono state unilateralmente imposte senza che fosse stato richiesto il previo consenso dei clienti al trasferimento”.

“Pertanto – conclude De Masi – Adiconsum chiede a Intesa Sanpaolo e a Isybank, prima dei dieci giorni entro cui dovranno comunicare all’Autorità le misure adottate per ottemperare al provvedimento cautelare, la convocazione immediata di un tavolo con le Associazioni Consumatori riconosciute dalla legge per valutare e confrontarsi sugli impatti per la clientela della banca digitale e trovare insieme la strada per fornire ai risparmiatori informazioni chiare e fluide per renderli consapevoli di tale cambiamento”.

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