La pulizia dei mari parte dalla manutenzione dei fiumi: via il “SalvaMare” in Sicilia.

Non è un segreto per nessuno che il benessere del mare parte dalla integrità del sistema ecologico a monte, nei bacini fluviali. Sia per la pulizia delle sponde per combattere le alluvioni che per evitare che le plastiche, di ogni tipo e funzione finiscano poi nell’ambiente marino. Per questo la Regione Siciliana ha dato il via ad una serie di interventi previsti dalla legge chiamata “SalvaMare”, che assegna fondi per realizzare opere nei corsi d’acqua, mirate a individuare e rimuovere i rifiuti galleggianti. La legge mette a disposizione della Sicilia un finanziamento di oltre 850 mila euro, su base triennale, per progetti finalizzati a eliminare le plastiche che dai fiumi si riversano in mare.
Il primo progetto dell’accordo con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, condotto in via sperimentale, è quello che l’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana realizzerà con il Comune di Ribera, in qualità soggetto attuatore, e riguarderà la foce del fiume Platani all’interno dell’omonima Riserva naturale orientata.
L’iniziativa proposta dal Comune sarà poi replicata altrove, soprattutto in aree del territorio regionale di particolare pregio, come quelle attraversate da corsi d’acqua ricadenti all’interno di riserve naturali orientate, riserve naturali speciali, zone speciali di conservazione o siti d’interesse comunitario. Queste iniziative verranno, inoltre, accompagnate da importanti azioni di sensibilizzazione, prevedendo la partecipazione delle principali associazioni di volontariato attive nella difesa ambientale, per istituire una giornata-evento a livello regionale, volta alla rimozione di rifiuti dalle sponde fluviali. Saranno, infine, previsti dibattiti per identificare e mettere in pratica buone prassi e azioni comuni per la prevenzione dell’inquinamento e la valorizzazione ambientale coinvolgendo cittadini, scuole e università.

Exit mobile version