Sul versante turistico la crescita dell’Umbria prosegue imperterrita la marcia iniziata nel 2022. Detto questo, nel presente focus metteremo sotto la lente d’ingrandimento gli andamenti delle presenze e degli arrivi turistici relativamente ai primi nove mesi del 2023, sia a livello regionale che comprensoriale. Nella nota finale viene proposta una previsione aggiornata delle potenziali presenze turistiche per il 2023. A scriverlo è l’Agenzia Umbria Ricerche.
Presenze: un confronto tra i primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019-17
Le presenze turistiche dei primi 9 mesi del 2023 superano nettamente quelle dei corrispondenti mesi del triennio pre-covid. In valori assoluti, si va dai +531.634 rispetto al 2019 ai +1 milione e 120 mila rispetto al 2017; in termini di variazioni percentuali si oscilla dal +10,6% rispetto al 2019 al +25,3% rispetto al 2017.
Arrivi: un confronto tra i primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019-17
Gli arrivi turistici dei primi 9 mesi del 2023 hanno superato nettamente quelli dei corrispondenti mesi del triennio pre-covid. In valori assoluti si va dai +124 mila rispetto al 2019 ai +444 mila rispetto al 2017. E non solo, analizzando i singoli mesi salta agli occhi che gennaio 2023 sfonda il muro dei 100 mila arrivi, facendo registrare il dato migliore di sempre.
In termini di variazioni percentuali si oscilla dal +6,3% rispetto al 2019 al +27,1% rispetto al 2017.
Comprensori: un confronto tra i primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019
A livello di singoli comprensori, confrontando le presenze turistiche dei primi 9 mesi del 2023 con quelle del 2019, i top tre per crescita in termini assoluti sono l’Assisano, il Perugino e il Ternano. I top cinque per crescita in termini percentuali sono nell’ordine l’Amerino, il Ternano, la Valnerina, l’Assisano, e lo Spoletino. Le aree che decrescono (di poco) rispetto al 2019 sono soltanto due
.Spostandoci sul versante degli arrivi turistici i top cinque comprensori per crescita in termini assoluti sono l’Assisano, il Trasimeno, il Perugino, la Valnerina e il Ternano. I top cinque per crescita in termini percentuali sono nell’ordine l’Amerino, la Valnerina, il Trasimeno, il Ternano e l’Alta Valle del Tevere. Le aree che decrescono rispetto al 2019 sono tre.
In conclusione, va sottolineato che l’Orvietano è l’unico comprensorio che fa registrare, rispetto all’anno benchmark 2019, il segno meno sia sul fronte delle presenze che degli arrivi turistici.
Nota finale: una previsione delle presenze turistiche per il 2023 in Umbria
Gli andamenti dei flussi turistici che vanno dalla seconda parte del 2022 ad oggi ci hanno mostrato che il settore è in salute e ha ampi margini di crescita.
Ciò detto, seguendo un criterio analogico/qualitativo – e consci che i dati sul turismo sono influenzati da tantissime componenti che li rendono facile preda di una forte varianza – il 2023 ha tutte le carte in regola, sia per superare le presenze turistiche del 2022, sia per avvicinarsi alla soglia dei 7 milioni.