Una richiesta accolta ed un altro no, quella dell’assessore Enrico Melasecche che ha sottoposto alla direzione della Stazione Termini lo strazio dei cittadini umbri costretti a maratone infinite per pendere i treni in partenza verso la regione. Per adesso non cambieranno ubicazione i fasci di binari ma almeno lo spostamento davvero ingeneroso, si farà riparati da una pensilina.
Finirà lo strazio dei viaggiatori umbri costretti a pendolare all’interno della Stazione Termini? Al via i lavori per la nuova pensilina. Ne dà notizia l’assessore regionale Enrico Melasecche, che ha compiuto un sopralluogo sul posto, e che aveva presentato a RFI una articolata proposta di interventi per il miglioramento del percorso, contenente anche una richiesta in tal senso.
“Come noto l’impossibilità di ampliare la stazione Termini, incastonata nel tessuto urbano di Roma, non consente – rileva l’assessore – la costruzione di nuovi binari in parallelo a quelli di testa esistenti. Ciò comporta per i viaggiatori che devono raggiungere l’Umbria e le Marche non solo di doversi sobbarcare l’onere di percorrere a piedi il tratto di varie centinaia di metri fra gli uni e gli altri, ma di farlo sotto la pioggia o il solleone”.
“La mia richiesta, avanzata tempo fa, è finalmente entrata, anche se parzialmente, nel novero di quelle accolte – sottolinea – e in questi giorni sono cominciati i lavori per proseguire la pensilina esistente e rendere comunque più confortevole il tragitto. Non pare possibile, invece, almeno al momento, l’ulteriore agevolazione che avevo sollecitato, quella di realizzare un tapis roulant tale da non costringere i viaggiatori a doversi affrettare, soprattutto in caso di coincidenze strette fra un treno e l’altro. Una soluzione che per ora non sembra praticabile a causa della larghezza del percorso e della necessità di attraversarlo di frequente”.
“Saluto con piacere questo primo passo – dice l’assessore -perché comunque, per quanto minimale, costituisce un segnale di attenzione verso l’utenza e ringrazio RFI per aver preso in considerazione le istanze dell’Umbria augurandomi – conclude – che nel prosieguo si possa riprendere l’analisi della proposta e con accorgimenti tecnico-progettuali realizzare il percorso meccanizzato almeno in un senso di marcia”.
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