L’usura ed il suo contrasto all’attenzione dell’Università di Perugia. Oggi un convegno sul tema.

Un fenomeno reale quello dell’usura che viaggia nel mondo di mezzo e che pertanto spesso non è nemmeno identificabile. Però c’è e le istituzioni vogliono che non cresca, almeno venga contenuto. Il convegno, messo in piedi dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Perugia, ha proprio questo scopo: fare il punto sul fenomeno che inquina l’economia e la vita sociale.
L’odierna sessione iniziale è stata aperta dai saluti del Dott. Fausto Cardella, presidente della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Onlus, del Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero, del Prof. Andrea Sassi, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, del Prefetto di Perugia Armando Gradone, del Presidente della Provincia Stefania Proietti, dell’Assessore al Bilancio del Comune di Perugia Cristina Bertinelli, che ha portato il saluto del sindaco Andrea Romizi e della Prof.ssa Elisa Delvecchio di UniPg.

Le dichiarazioni
“A quasi trent’ anni dalla promulgazione di questa legge, è forse il momento di fare un ‘tagliando’ per stabilire se e che cosa fare” ha sottolineato in apertura di lavori il Dott. Fausto Cardella, Presidente della Fondazione Umbria per la prevenzione dell’usura Onlus, che ha organizzato l’iniziativa insieme all’Università degli Studi di Perugia.
“Noi siamo orgogliosi e anche commossi per il fatto che un’istituzione secolare come l’Università degli Studi di Perugia, prestigiosissima a livello mondiale, abbia deciso di collaborare con Umbria Prevenzione Usura”, ha concluso il Dott. Cardella che ha portato anche il saluto della Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei.

“Un ringraziamento particolare va al lavoro della Fondazione – ha affermato il Magnifico Rettore, Prof. Maurizio Oliviero – e vorrei ricordare che il dottor Cardella è anche il garante della nostra Università. È stata una scelta consapevole di questo Ateneo e gli siamo veramente grati per il significativo contributo apportato, segno di quella trasparenza che il nostro Studium vuole trasmettere e comunicare”.
“Credo che oggi il tema dell’usura – ha proseguito il Rettore Oliviero – vada affrontato tenendo presente una complessità differente rispetto al contesto ambientale e storico del 1996, quando la legge 108 costituì l’approdo di una riflessione ben più ampia: questo perché le relative dinamiche hanno subito una rapida trasformazione”. Il Rettore ha poi evidenziato come, negli ultimi due anni, la difficoltà attraversata da alcuni settori del nostro Paese abbia esposto al rischio usura numerose categorie. “Inoltre – ha rilevato il Prof. Oliviero – esiste la necessità, da parte del legislatore, di saper intercettare, con grande prontezza e velocità, i cambiamenti sociali, anche in ambito extranazionale”.
“Ulteriore elemento da considerare è che anche di fronte alle norme migliori, alle Costituzioni migliori, alle leggi migliori, servono buone cittadine e buoni cittadini affinché tali norme trovino una concreta efficacia. Per questo, all’Università condividiamo con i nostri giovani un percorso che non è solo di formazione, ma anche di educazione, volta nello specifico a insegnare come si è persone nel contesto della società. Sono i nostri giovani, pertanto, che daranno concretezza alle grandi aspirazioni del legislatore. A loro consegniamo – ha concluso il Magnifico Rettore – moltissime delle nostre aspirazioni, delle nostre visioni di tutela, dei nostri valori, per educarli a essere cittadini di questo Paese ma, anche e soprattutto, cittadini del mondo”.

Dopo i saluti si è tenuta la prima sessione, “L’usura nel contesto di ieri e di oggi” e quindi la seconda, con la partecipazione di relatori internazionali, sul tema “L’usuraio non parla solo italiano”.

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