Oltre un quarto di secolo è passato dalle scosse di terremoto che di questi giorni, nel 1997, che segnarono profondamente Assisi e la sua gente. Grandi danni al patrimonio artistico ed alle abitazioni. Morte orribile per cho stava già allora, dopo qualche ora iniziando la ricostruzione: due tecnici della Soprintendenza e due frati rimasero sotto la volta della Basilica superiore.
Il comune di Assisi ricorda quei fatti che colpirono al cuore la città, ricorda il dolore che quelle scosse causarono nella comunità, in particolare le vittime e le loro famiglie, e ricorda il lungo e paziente lavoro di ricostruzione.
“Oggi a 26 anni da quella tragedia – ha detto il sindaco Stefania Proietti – vogliamo esprimere la nostra vicinanza a tutte quelle persone che, direttamente e indirettamente, furono accomunate nella sofferenza e un sentimento di gratitudine per coloro che all’epoca si impegnarono nel soccorso e nel sostegno alle popolazioni colpite, dalla protezione civile al mondo del volontariato. Da quell’immenso dolore scaturì anche un segno di speranza perché quel modello di ricostruzione è stato improntato sulla prevenzione oltre che sulla messa in sicurezza. Un grazie anche a coloro che hanno lavorato per restituirci la bellezza del nostro patrimonio artistico ferito dal terremoto”.
L’amministrazione partecipa questo pomeriggio alla celebrazione che, dalle 18 in poi, si terrà nella Basilica di San Francesco in ricordo delle vittime.