Assegno Unico e Universale: la situazione dopo i primi 7 mesi del 2023

È stato pubblicato l’aggiornamento dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico e Universale (AUU) che contiene al suo interno anche i dati relativi all’AUU destinato ai nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC).

L’Osservatorio fornisce un quadro completo delle essenziali informazioni statistiche sui beneficiari della misura e sui relativi valori economici con riferimento al periodo marzo 2022 – luglio 2023 (https://www.inps.it/it/it/dati-e-bilanci/osservatori-statistici-e-altre-statistiche/dati-cartacei—auu.html).

Per i primi sette mesi di competenza dell’anno 2023 sono stati erogati alle famiglie assegni per 10,4 miliardi di euro, che si aggiungono ai 13,2 miliardi di erogazioni di competenza del 2022. Sono 6.213.179 i nuclei familiari che hanno ricevuto l’assegno nel periodo, per un totale di 9.735.087 di

figli. L’importo base dell’assegno per ciascun figlio minore, in assenza di maggiorazioni, nel 2023 va da un minimo di 54,10 €, in assenza di ISEE o con ISEE pari o superiore a 43.240 €, ad un massimo di 189,20 € per ISEE fino a 16.215 €.

L’Assegno Unico e Universale (AUU) è una misura di sostegno economico alle famiglie introdotta a decorrere dal 1° marzo 2022 dal Decreto legislativo 230/2021 (e successive modifiche) e attribuita per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni di età (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.

L’AUU è definito unico in quanto finalizzato alla semplificazione e al contestuale potenziamento degli interventi diretti a sostenere la genitorialità e la natalità, e universale in quanto è garantito in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche in assenza di ISEE o con ISEE superiore alla soglia massima prevista.

L’importo spettante varia in base alla condizione economica del nucleo familiare sulla base di ISEE valido al momento della domanda, tenuto conto dell’età e del numero dei figli nonché di eventuali situazioni di disabilità dei figli.

A fronte di un totale di oltre 6,2 milioni di domande complessivamente presentate nelle annualità 2022 e 2023, la presenza di attestazioni ISEE con omissioni o difformità è – a oggi – molto contenuta e riguarda circa 66.000 istanze. Si tratta, dunque, di poco più dell’uno per cento delle famiglie già beneficiarie dell’assegno, che sono state invitate a regolarizzare la propria posizione entro e non oltre il prossimo 31 dicembre.

A partire dal mese di settembre 2023, in occasione della nascita di un figlio, l’Istituto invierà, ai genitori che hanno dato il consenso a ricevere comunicazioni proattive dall’Inps, una e-mail per invitarli a presentare la domanda per richiedere l’assegno unico universale o per integrare il beneficio già percepito per altri figli a carico. Il nuovo servizio è erogato tramite la Piattaforma di Prossimità finanziata dal PNRR, che consente di rilevare le nuove nascite come evento abilitante per il diritto all’AUU.

Si ricorda che per ricevere contenuti personalizzati e servizi in modalità proattiva da parte dell’Inps, si può accedere dal sito istituzionale alla propria area MyINPS, all’interno della quale, cliccando su “Vai ai tuoi consensi”, si può prendere visione di tutte le informazioni a riguardo nella sezione “Adesione ai servizi proattivi” ed eventualmente aderire cliccando su “Acconsento”.

Exit mobile version