Angac-Confsal: no a convocazioni per figli e figliastri

Distributore di carburante

Il 1° agosto 2023, l’Associazione Nazionale Gestori Autonomi Carburanti, ANGAC-CONFSAL, è stata invitata a partecipare al tavolo tecnico presso il MIMIT, presieduto da Massimo Bitonci, per discutere su questioni riguardanti il riordino della rete carburanti.

Prima di analizzare i contenuti dell’incontro, desideriamo esprimere alcune considerazioni sulle modalità dello stesso.

Ancora una volta le istituzioni hanno perso un’occasione di confronto su larga scala! Ascoltare le associazioni di categoria in due momenti separati (figli e figliastri), appare in contrasto con l’obiettivo di raggiungere una collaborazione efficace e una condivisione ampia, considerate le scadenze stringenti e gli obiettivi politici e governativi da raggiungere. La trasparenza nelle azioni del Ministero è fondamentale nei confronti dei cittadini, dei consumatori e dei gestori; pertanto, è necessario un approccio inclusivo e completo.

Detto ciò, passiamo all’analisi dei contenuti dell’incontro:

“CARTELLO DEI PREZZI MEDI REGIONALI”: ANGAC-CONFSAL ha cercato di contribuire all’obiettivo di trasparenza, nonostante sia stata relegata a incontri di minor rilievo. Nei tavoli precedenti è stato evidenziato quanto sia importante conoscere i prezzi di cessione applicati dalle compagnie petrolifere ai gestori carburanti, considerato che sono proprio i prezzi di cessione ad influenzare in maniera determinante i prezzi di vendita al pubblico. Inoltre, anche il Ministro Urso, nell’ultima dichiarazione rilasciata alla stampa, ha evidenziato  la necessità di monitorare i prezzi della raffinazione per avere una situazione chiara e trasparente.

I gestori italiani non determinano autonomamente i prezzi di vendita dei carburanti in quanto imposti dalle compagnie petrolifere. Pertanto, è essenziale affrontare questa dinamica per garantire prezzi equi e comprensibili per i consumatori e margini congrui per l’attività imprenditoriale svolta dal gestore, titolare di partita IVA.

Altra questione da risolvere è la poca chiarezza del DL “anti-furbetti” che, allo stato attuale, risulta essere punitiva per il gestore. Vi è ancora molta confusione tra i gestori. Ad esempio: quando il gestore riapre l’impianto alle 7,00, dopo il riposo settimanale, è tenuto a comunicare entro le 8,30 il prezzo medio del giorno di chiusura per poi modificarlo dopo tale ora, inserendo quello della giornata lavorativa per evitare la sanzione? Angac si pone la domanda: il gestore è sul piazzale per dare un servizio al cliente o per eseguire operazioni “inutili” per salvaguardarsi da eventuali sanzioni della GdF? Inoltre, cosa si intende per “gestore”? Allo stato attuale i contratti applicati sono diversi. Non esiste solo il contratto di comodato che regolamenta i rapporti tra compagnia petrolifera e gestore, bensì vi sono anche i cosiddetti “contratti evoluti” in cui la licenza dell’impianto è della compagnia petrolifera che, secondo il DL, è tenuta alla comunicazione del prezzo medio, ma che nella realtà dei fatti, per un mero risparmio economico, ha “obbligato in solido” il presidiante ad operare per suo conto a remunerazione “0” (zero) dal lunedì alla domenica, festività, malattia, vacanze…..tutto incluso. Per ovviare a questo ulteriore carico di responsabilità e di investimento del tempo prezioso del presidiante basterebbe che le compagnie petrolifere adottassero dei prezziari elettronici controllati da remoto così da liberare il presidiante stesso dalla mansione.

Resta irrisolta la questione dei PREZZI SERVITI: un’anomalia macroscopica, palesemente iniqua, con margini operativi abnormi per le Compagnie Petrolifere mentre al gestore, che svolge la vera prestazione, vengono lasciate le briciole. Inoltre, tale modalità penalizza le categorie dei consumatori più deboli, *anziani e portatori di disabilità * i quali sono costretti a pagare un maggior costo. Anche su questo tema ANGAC-CONFSAL ha chiesto, da parte della politica, delle risposte chiare.

Un argomento, questo, meritevole di attenzione ma che, notiamo, interessa pochi.

Sul tema del riordino della rete distributiva dei carburanti, l’ANGAC-CONFSAL ha cercato di contribuire con proposte concrete, anche se spesso ci è stata negata la rappresentatività. L’obiettivo è una riorganizzazione adeguata e lungimirante della rete, in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini/ consumatori.

La richiesta primaria delle organizzazioni di categoria “maggiormente rappresentative” è stata quella di ottenere la negoziazione di secondo livello, un aspetto che non deve essere trascurato se vengono stabilite regole chiare sulla rappresentatività per evitare distorsioni presenti e future.

L’utilizzo dei fondi del PNRR per la ristrutturazione della rete distributiva richiede un approccio ponderato e ben definito. È essenziale considerare il ruolo del gestore carburante nella transizione energetica imminente, immaginando nuove energie a supporto della futura mobilità.

In conclusione, si ritiene che la contrattualistica di settore debba essere aggiornata per riflettere le esigenze moderne, considerando il gestore carburante come un facilitatore dell’approvvigionamento energetico per i futuri consumatori. L’obiettivo è aumentare la professionalità e il reddito dei gestori, riducendo al contempo l’insostenibilità economica delle microaziende che oggi compongono la distribuzione dei carburanti.

In ultimo, per meglio approfondire gli argomenti esposti durante il tavolo così da essere propositivi negli incontri futuro, si sollecita l’invio delle slides proiettate durante l’incontro, così come promesso dal Bitonci.

Fermo restando quanto da Angac-confsal esposto sopra, si chiede all’Illustrissimo Ministro di eliminare le doppie convocazioni e di accogliere le indicazioni provenienti da tutte le parti interessate. È cruciale abbracciare una visione moderna e lungimirante per affrontare le sfide future.

Speriamo che queste considerazioni semplici e dirette possano contribuire alle scelte del Ministero, promuovendo un’attività di qualità, lungimiranza e giustizia nel tempo.

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