Basta ad incontri, a tentativi di mediazione, basta cercare di alimentare un dialogo tra sordi. E così le associazioni del commercio e artigianato hanno interrotti i rapporti che sono necessari tra istituzioni e tessuto sociale. «Sin qui solo parole da parte dell’amministrazione comunale di Pescara sui tanti dossier che abbiamo aperto da mesi. E’ arrivato quindi il momento di dire all’opinione pubblica, ai nostri associati e ai cittadini che la nostra disponibilità al dialogo, manifestata in tutti questi mesi, finisce qui. E che da questo momento dichiariamo la mobilitazione di commercio e artigianato».
Lo dicono i vertici provinciali di CNA, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti, che manifestano tutta la propria delusione «per l’applicazione di un metodo che non attribuisce alla concertazione alcun valore effettivo: solo una simulazione di dialogo, che poi però non si traduce mai in effettivo riconoscimento delle istanze che rappresentiamo, anche quando è del tutto evidente che ci si trova di fronte a scelte che appaiono cervellotiche. Così è per l’assenza di risposte sullo slittamento dei lavori di rifacimento di Corso Vittorio Emanuele alla fine del periodo dei saldi; così è per gli interventi di miglioramento dell’assetto viario del disastrato viale Marconi. Richieste sostenute a gran voce anche dai comitati spontanei sorti nelle due zone».
«Si tratta – concludono i rappresentanti delle quattro sigle – di problemi sui quali, nonostante tanti confronti, nonostante il favore delle forze politiche presenti in Consiglio comunale sia di opposizione che di maggioranza, nonostante perfino il diverso parere espresso da alcuni autorevoli esponenti di Giunta e parlamentari, il governo cittadino ed il Sindaco Masci non hanno mai manifestato alcun segnale di apertura nei nostri confronti, sordi a qualsiasi suggerimento. Dunque, è tempo di prendere le distanze da tutto ciò».