Turismo in Umbria, Fortunati: “Sarà stagione da record”

Matteo Fortunati

La stagione turistica sta andando benissimo e dovrebbe proseguire nello stesso modo. Tante le presenze, così come le prenotazioni in Umbria, spinte anche dall’estate che adesso è davvero stagione calda e senza piogge di rilievo. Matteo Fortunati, presidente di Assoturismo Umbria, confida che “siamo sopra ai numeri pre-pandemici, addirittura. Questo sarà l’anno dei record nel turismo”.

Record stimolati da più fattori: “C’è il ritorno dei flussi stranieri, soprattutto extraeuropei, i più danarosi. Poi si arriva dal periodo della pandemia dove c’era paura di viaggiare; oggi il turista italiano ha ripreso a visitare il nostro Paese, modificando le abitudini che prima del covid lo vedeva spesso fuori dai confini nazionali. Si è riscoperta la bellezza dell’Italia. Questi due fattori porteranno al primato turistico in questa stagione”.

Entrando ancora di più nello specifico dell’Umbria, Fortunati spiega: “Stanno andando benissimo Assisi e Perugia grazie alla mostra sul Perugino, che sta avendo un successo enorme, e a Umbria Jazz, con ricadute anche nelle città limitrofe al capoluogo. Abbiamo ottimi flussi anche verso le città d’arte come Terni e Orvieto. La Cascata delle Marmore è visitatissima. Sta tirando moltissimo anche il turismo enogastronomico nel triangolo Spello – Montefalco e zona del Lago. C’è presenza e incremento del cicloturismo grazie alla pubblicizzazione della ciclovia che parte da Assisi, tocca Cannara, tutta la valle umbra e imbocca l’ex ferrovia Norcia – Spoleto per concludersi qui. È facilmente raggiungibile anche con il treno, con la linea Foligno – Terontola e con la Orte – Falconara”.

Ci sono da rilevare anche alcune note negative, nuvole che talvolta rendono buie la giornate degli addetti al turismo: “C’è assenza di personale qualificato purtroppo, c’è stato l’aumento dei prezzi, ci sono le politiche scellerate di alcuni vettori aerei che stanno tagliando le tariffe alle agenzie di viaggio, in particolare alcune linee low cost che riconoscono una marginalità bassa. Non dimentichiamo poi il prezzo elevato del carburante”.

L’Aeroporto internazionale dell’Umbria sta invece regalando soddisfazioni: “Sta andando molto bene, non è mai stato così attivo, presenta numeri record. Nel 2022 ci sono stati 369 mila transiti, addirittura il 68 per cento in più rispetto al 2019. E rispetto al picco massimo del 2015 siamo al +35 per cento”. Fortunati prova a portare all’attenzione un’idea che potrebbe funzionare: “Aprirei un paio di rotte strategiche verso Berlino e verso Madrid, che è un po’ la porta per l’America. E migliorerei la situazione parcheggi: oggi manca quello a lungo termine”.

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